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07/10/2010

The Motherhood Choice: per una maternità consapevole

 

Una maternità consapevole nella SM è possibile. E il primo passo per scegliere con serenità se avere figli o no è avere a disposizione informazioni verificate e dati certi su tutti gli aspetti in gioco. Ë quanto è emerso il 5 ottobre a Milano, nel corso del Seminario organizzato dall’AISM in collaborazione con la Fondazione Neurologica Istituto C. Besta di Milano.

 

Durante il Seminario è stata presentata un’importante ricerca realizzata negli scorsi anni dall’Associazione SM australiana in collaborazione con l'Università di Sidney, i cui risultati sono stati pubblicati sulle riviste Multiple Sclerosis (2008; 14:701-704) e Patient Education and Counseling (2008, 71: 108-115). Lo studio australiano ha messo a punto un libretto di informazione (ausilio decisionale) sui diversi aspetti della maternità nella SM e ne ha verificato l'utilità mediante un approccio di tipo sperimentale, inviandolo a 105 donne con SM tra i 20 e i 40 anni che si trovavano a decidere riguardo a un’eventuale maternità e mettendo a confronto la qualità delle scelte da loro effettuate rispetto a quelle di altre 89 donne (gruppo di controllo) che, trovandosi nelle medesime condizioni, non avevano avuto a disposizione il libro informativo.

 

La ricerca, presentata martedì 5 ottobre 2010 in Italia dal dottor Gary Fulcher, psicologo e coordinatore dello studio, ha dimostrato come l’ausilio decisionale accresca non solo la conoscenza sulla gravidanza nella SM ma anche il grado di certezza ed affidabilità della scelta, riducendo significativamente il conflitto decisionale. Inoltre, le informazioni contenute nel libretto non hanno determinato nelle donne contraccolpi psicologici legati ad ansia e depressione.

 

Come ha commentato la dottoressa Alessandra Solari della Fondazione Besta, che ha invitato il dottor Fulcher e coordinato il Seminario, «lo studio ha dimostrato che avere più informazioni non significa necessariamente optare per la maternità, ma fare una scelta più consapevole e soddisfacente».

 

 

AISM e FISM: sì alla ricerca per una maternità consapevole
L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla con la sua Fondazione FISM intende sostenere concretamente anche questo ambito di ricerca per consentire di vivere già oggi una migliore qualità della vita superando la paura delle conseguenze della SM. E che promuovere la ricerca in questo ambito sia importante lo conferma la testimonianza di una giovane donna di 38 anni cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla, che ha partecipato al Convegno: «Vorrei decidere se avere un figlio, ma le domande sono tante. La maternità potrà far peggiorare il decorso della SM? Se sarò una mamma malata, cosa se ne farà di me il mio bambino? Sarò in grado di accudirlo? Che supporto mi servirà? Per dare una risposta a tutte queste domande servono numeri, dati di riferimento sulle percentuali di rischio nei vari aspetti. Ci aspettiamo molto dalla ricerca in questo campo».