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05/10/2011

Alterazioni emodinamiche e sclerosi multipla: uno studio comparativo

 

All’Università di Siena hanno analizzato il deflusso venoso cerebrale in diverse condizioni posturali e respiratorie, individuando differenze tra le persone con SM e i soggetti sani

 

Un nuovo studio dell’Università di Siena  (Dipartimento di Neurologia), è stato pubblicato sul numero di settembre della rivista Plos One. Lo scopo di questo studio non era verificare la presenza della CCSVI e i suoi parametri sonografici, ma dimostrare se esiste una differenza nelle alterazioni emodinamiche tra persone con sclerosi multipla e controlli sani. Come unico parametro di analisi gli autori hanno utilizzato le variazioni di deflusso venoso associate a diverse condizioni posturali e respiratorie, valutate tramite tecniche di Sonografia Color-Doppler.

 

Studi precedenti hanno dimostrato che in individui sani in posizione orizzontale (clinostatismo), la principale via di deflusso per il sangue intracranico è rappresentata dalle vene giugulari interne (VGI). Al contrario, quando l’individuo assume una posizione seduta, le VGI collassano, mentre le vene vertebrali (VV) aumentano il deflusso, compensando in parte il drenaggio venoso.

 

Nel presente studio, il deflusso venoso cerebrale in clinostatismo e in posizione seduta (valutato come la somma del flusso nelle VGI e VV) è stato misurato in un gruppo di 27 adulti sani (13 femmine e 14 maschi, età media 37,8 ± 11,2 anni), e 52 pazienti con SM (32 femmine e 20 maschi, età media 42,6 ± 12,1 anni).

 

La variazione di deflusso (espressa come flusso clinostatico -  flusso in posizione seduta) è stata messa in correlazione con lo stato delle persone (sane o con SM): i risultati hanno evidenziato una significativa differenza della capacità di deflusso sanguigno dal cervello tra il gruppo delle persone con SM e il gruppo di controllo dei sani.

 

Mentre nei soggetti sani la variazione di flusso ha valore positivo (96,3% dei casi), nelle persone con  SM  il valore è risultato negativo (59,6%). Le variazioni di flusso sono state messe in correlazione con diverse forme cliniche di SM (CIS, RRMS, SPMS e PPMS), senza però evidenziare alcuna correlazione statistica rilevante.

 

Nella discussione gli autori, pur riconoscendo i limiti del proprio studio (numero limitato di persone con SM e analisi di Sonografia Color-Doppler effettuata da operatori non in cieco), sostengono che la differenza negativa di flusso riscontrata nelle persone con SM rifletta un accresciuto ritorno venoso in posizione seduta. Secondo loro questa potrebbe essere una condizione patologica presente nelle persone con  SM e imputabile ad una mancata regolazione vascolare derivante dal coinvolgimento del sistema nervoso autonomo.

 

Infine gli stessi autori aggiungono che ulteriori studi in corso stabiliranno se i valori riscontati nei  pazienti con sclerosi multipla siano in relazione con le lesioni cerebrali misurate con risonanza magnetica, l’ipoperfusione cerebrale, e la CCSVI.

Quantitative Colour Doppler Sonography Evaluation of Cerebral Venous Outflow: A Comparative Study between Patients with Multiple Sclerosis and Controls (Valutazione quantitativa con Sonografia Color Doppler del deflusso venoso cerebrale: uno studio comparativo tra pazienti con sclerosi multipla e controlli). Monti L, Menci E, Ulivelli M, Cerase A, Bartalini S, Piu P, Marotti N, Leonini S, Galluzzi P, Romano DG, Casasco AE, Venturi C. PLoS One. 2011;6(9):e25012. Epub 2011 Sep 22.