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11/10/2012

Erwin Stolz : «Ora è chiaro: non c’è associazione tra CCSVI e SM né altre malattie neurologiche»

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Il professor Erwin Stolz è uno dei tre esperti in carica della lettura centrale degli esami sonologici condotti per lo studio multicentrico CoSMo. Discutiamo con lui come l’attività svolta da AISM possa essere condivisa e valutata in un contesto di ricerca internazionale.

 

Erwin StolzIl professor Erwin Stolz è uno dei tre esperti in carica della lettura centrale degli esami sonologici condotti per lo studio multicentrico CoSMo. Lo studio è stato realizzato da AISM attraverso la sua Fondazione FISM, per stabilire la prevalenza della CCSVI in persone con SM. ErwinStolz, Dipartimento di Neurologia, Università di Giessen, Germania, è uno dei maggiori esperti internazionali di emodinamica venosa cerebrale. Alla fine dello studio, siamo in grado di discutere con lui come l’attività svolta da AISM possa essere condivisa e valutata in un contesto di ricerca internazionale.

 

Durante una precedente intervista con AISM, all’inizio dello studio CoSMo, lei disse che la prima domanda a cui dovevamo dare una risposta era se la teoria della CCSVI fosse applicabile alla SM. Ora che la ricerca è completata, quale risposta dovrebbe essere data a questa domanda?
«La CCSVI in quanto tale non è uno dato di fatto, ma soprattutto una definizione. Quando due o più criteri, proposti per la prima volta da Zamboni e collaboratori, sono presenti, CCSVI è presente. Alla fine, che la CCSVI abbia un significato clinico dipende dal fatto se risulta associata a qualche processo di malattia, e ad SM in particolare. Deve anche essere indipendente dal gruppo di riferimento e dal centro. Adesso a questa domanda si può rispondere in modo chiaro: non vi è alcuna associazione tra CCSVI e SM, né altre malattie neurodegenerative».

 

Nel protocollo dello studio CoSMo qual è stato il ruolo e il valore della lettura centralizzata degli esami ECD?
«A mio parere, il ruolo e il valore della lettura centrale è sostanzialmente il controllo della qualità. Il modo in cui è stata attuata la lettura centrale in questo studio è nuovo e non è stato finora utilizzato in altri studi CCD neurovascolari».

 

Secondo i risultati di CoSMo, come si colloca la CCSVI nel panorama della ricerca internazionale sulle cause della SM e sullo sviluppo di trattamenti efficaci per la malattia?
«Sulla base dei risultati di CoSMo, la CCSVI non ha più una posizione tra le ricerche internazionali sulle cause della SM».

 

Lei ha anche spiegato che i dati dello studio realizzato da AISM sarebbero stati "un patrimonio importante per affrontare come funziona l’emodinamica cerebrale venosa". Quale contributo nuovo portano i risultati di Cosmo da questo punto di vista?
«È troppo presto per rispondere a questa domanda, perché i dati, specialmente quelli del protocollo avanzato, non sono ancora stati analizzati».

 

Infine ha spiegato che "I risultati di CoSMo consentiranno alle persone di evitare scelte sbagliate." Ora sappiamo i risultai: che cosa danno alle persone con SM, affinché scelgano il trattamento più efficace e sicuro?
«Alla luce dei risultati di CoSMo non c'è più posto per eventuali procedure vascolari invasive nella SM. I pazienti trarranno più vantaggio dalle terapie immunitarie esistenti e che verranno».