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07/09/2014

La Mela preferita è quella di AISM: parla Alessandro Borghese

Alessandro Borghese - La Mela di AISM

In cucina si può improvvisare, con la SM invece no. Servono risposte sicure. Lo dice lo chef Alessandro Borghese, nuovo testimonial della campagna La Mela di AISM. L'intervista su SM Italia 4/2014

 

La mela è il frutto della speranza. Speranza che arrivi presto il giorno in cui la sclerosi multipla sarà solo un ricordo. Che arrivi il giorno in cui ragazzi giovani non dovranno più temere di affrontare una diagnosi che condiziona la vita intera. Per questo AISM torna nelle piazze italiane l’11 e il 12 ottobre 2014 con La Mela di AISM. Al nostro fianco quest’anno come testimonial della campagna sarà un volto noto della TV, lo chef Alessandro Borghese. Conduttore da una decina d’anni di programmi dedicati al cibo, dal 2014 è giudice a Junior Masterchef, edizione del talent dedicata ai più piccoli. Una vita in movimento quella di Borghese, cresciuto tra Italia e Stati Uniti, una dura gavetta sulle navi da crociera. Anche se come dice lui: «La gavetta in realtà non finisce mai».

Quando hai capito che da grande avresti voluto fare il cuoco?
«Devo ancora capirlo (ride, ndr). Il bello di questo mestiere è che puoi sempre imparare qualcosa di diverso e non sei mai arrivato al traguardo. A cucinare invece ho iniziato presto. I miei genitori erano spesso fuori casa e io invitavo gli amici cucinando per tutti. Con il tempo mi sono accorto che mi divertivo e a detta degli altri ero pure bravino. La domenica poi mio padre, che è di origine napoletana, si metteva ai fornelli, preparando specialità come il sartù di riso, i casatielli, il ragù. Lui dice sempre che il ragù deve pensare, cioè cuocere un bel po’. A 17 anni, dopo il diploma, ho deciso di andare a lavorare e mi son imbarcato sulle navi da crociera e da lì non mi sono più fermato».

Mangiare bene ha ovviamente un risvolto anche sulla salute e sulla qualità di vita. Hai qualche consiglio da dare?
«Visto che parliamo di frutta direi che non se ne mangia mai abbastanza. Io per esempio consiglio di mangiarla a inizio pasto, è presente nei miei menu, abbinata a pesce, carne e verdure. In generale penso che con moderazione si debba provare e mangiare tutto».

E come usi le mele in cucina?
«Delle mele si dice sempre che sono il frutto del peccato, ma possono essere anche il frutto della speranza. In Italia se ne producono tantissime qualità e si possono usare in diversi modi in tavola: crostate, salse, come condimento di un filetto di maiale. Per fare una battuta, la mela è uno dei miei ingredienti non proibiti, ma preferiti».

La versione completa dell'interivsta è stata pubblicata su SM Italia 4/2014, che puoi scaricare o leggere online cliccando sul link qui sotto.

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SM Italia 4/2014