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26/11/2014

ISEE: nuovo modello per la dichiarazione

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto di approvazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Agevolazioni per nuclei numerosi e in presenza di persone disabili. Nel calcolo del coefficiente verranno conteggiati solo le provvidenze INPS e non gli altri trasferimenti


ISEE

 

 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 novembre 2014 il decreto di approvazione del nuovo modello di dichiarazione (DSU) necessario per ottenere l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

 

Nei confronti delle persone con disabilità e non autosufficienti il nuovo sistema ISEE prevede detrazioni e franchigie a seconda delle prestazioni di welfare richieste e presta attenzione alla composizione della famiglia, con una serie di interventi su misura per i nuclei più numerosi e per quelli in cui sono presenti persone disabili.

 

Rispetto invece ad uno degli elementi maggiormente criticati della riforma ISEE, ovvero decisione di considerare nel computo dei redditi del nucleo familiare anche i trattamenti assistenziali (pensioni sociali, indennità di accompagnamento etc.) nel decreto si trova un'importante novità: rientrano nel calcolo ISEE le sole provvidenze erogate dall’INPS e cioè, nel caso delle persone con disabilità, le pensioni e l’indennità di accompagnamento per minorazioni civili o per invalidità sul lavoro mentre non vengono computati gli altri trasferimenti monetari (voucher, assegni di cura e per la vita indipendente, contributi per la mobilità o per l’eliminazione delle barriere architettoniche) che precedentemente sembrava invece dovessero venire conteggiati.

 

Questo chiarimento risponde, almeno in parte, all’istanza più volte presentata da FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap, di cui AISM è parte) di non considerare reddito ciò che lo Stato e gli Enti locali erogano con fini puramente assistenziali a persone che già si trovano in difficoltà. Limitando infatti il computo alle sole provvidenze per minorazioni civili o per lavoro e rimanendo al contempo vigenti detrazioni e franchigie non previste nel vecchio ISEE, le persone con disabilità e non autosufficienti si troverebbero in una posizione di vantaggio con l’applicazione di questo nuovo sistema di calcolo rispetto al precedente.

 

Entro il prossimo 17 dicembre 2014 gli enti interessati dalle prestazioni agevolate (Comuni, Università ecc.) dovranno emanare gli atti normativi (definizione della nuove soglie di accesso alle prestazioni sociali agevolate ed eventuali criteri aggiuntivi) necessari alla loro erogazione. Qualora ciò non accadesse, i servizi agevolati già in essere al momento dell’entrata in vigore del decreto del 2013 continueranno ad essere erogati secondo la normativa previgente. In ogni caso gli enti competenti dovranno necessariamente emanare i nuovi atti regolamentari non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore del Decreto, ovvero entro l’8 febbraio 2015.

 

Il nuovo modello di dichiarazione (DSU), richiesto per l’accesso a prestazioni sociali agevolate cioè servizi o aiuti economici rivolti a situazioni di bisogno o necessità, contiene le seguenti novità:

la possibilità di presentare una dichiarazione semplificata - il modello MINI - che riguarderà la gran parte delle situazioni ordinarie;

per le altre situazioni, una dichiarazione fatta a "moduli", ciascuno specifico di una particolare prestazione o condizione del beneficiario (es. richiesta di prestazioni socio-sanitarie con un nucleo ristretto per facilitare la persona con disabilità ovvero prestazioni universitarie quando lo studente non è nel nucleo familiare di origine, ecc.).

 

Con le nuove regole sarà inoltre possibile aggiornare la propria situazione economica presentando una dichiarazione ad hoc per ottenere l'ISEE corrente (riferito cioè ad un periodo di tempo più ravvicinato, in caso di variazioni superiori al 25% dell’indicatore della situa­zione reddituale dovute a variazioni della situazione lavorativa, quali ad esempio risoluzione, sospensione o riduzione dell’attività) mentre si ricorda che molte informazioni non saranno più richieste al cittadino in sede di dichiarazione (es. il reddito complessivo o altre informazioni già presenti negli archivi dell'INPS o dell'Agenzia delle Entrate), ma direttamente recuperate negli archivi.

 

Si ricorda infine che i moduli DSU per la richiesta dell’ISEE vanno presentati per via telematica accedendo ai servizi online dell’INPS usando l’apposito PIN (numero identificativo personale). In alternativa ci si può rivolgere ad un patronato sindacale o ad un Caf.

 

Continueremo a monitorare l’applicazione pratica del nuovo ISEE, in particolare rispetto ai provvedimenti che verranno emanati dai Comuni e altri enti erogatori di prestazioni sociali agevolate, al fine di verificarne i reali benefici o criticità.