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05/08/2015

Fattori di rischio della sclerosi multipla: uno studio sulla CIS

Si chiama Clinically Isolated Syndrome (Sindrome Clinicamente Isolata) il primo episodio di sintomi neurologici. Da lì potrebbe svilupparsi o meno la SM. Un gruppo di ricerca di Barcellona ha seguito circa 1000 persone con CIS, in una ricerca durata 13 anni

Under Pressure - Italia (risonanza magnetica)
Nella foto: Un'immagine del reportage Under Pressure - Living with MS in Europa. Credit. Carlos Spottorno (2012)

 

Il termine Sindrome Clinicamente Isolata descrive un primo episodio di sintomi neurologici, della durata di almeno 24 ore, causata da infiammazione e demielinizzazione in una o più parti del sistema nervoso centrale.

 

Gli individui che soffrono di una sindrome clinicamente isolata (CIS) possono o meno sviluppare la sclerosi multipla (SM). Tuttavia, la maggior parte dei casi con sindrome clinicamente isolata definitiva tende a progredire a SM, una malattia cronica, caratterizzata da ulteriori ricadute e accumulo di disabilità. Data l'importanza del trattamento precoce nella SM, è fondamentale identificare i fattori che predicono l'evoluzione a SM o il rischio di accumulo di disabilità nel corso del tempo.

 

Un gruppo di ricercatori provenienti da Barcellona ha condotto uno studio per identificare le caratteristiche demografiche, cliniche, radiologiche e biologiche, in persone con CIS, che potrebbero prevedere lo sviluppo della sclerosi multipla e l'accumulo di disabilità. Dal 1995 al 2013 sono stati inclusi nello studio 1.015 pazienti con CIS e seguiti per una media di 81 mesi.

 

Dall'analisi è emerso che i fattori di rischio per lo sviluppo di ulteriori attacchi e l'accumulo di disabilità nelle persone con CIS sono classificati come segue:

- caratteristiche demografiche (ad esempio il genere sessuale) e topografiche (area del sistema nervoso centrale in cui si verifica l'infiammazione), sono fattori predittivi a basso impatto;

- la presenza di bande oligoclonali (cioè anticorpi nel fluido spinale cerebrale) hanno impatto medio come fattore predittivo;

- il numero di lesioni cerebrali rilevate con immagini di risonanza magnetica (RMI) è un fattore predittivo ad alto impatto.

 

Le evidenze scientifiche suggeriscono che un trattamento modificante la malattia dovrebbe essere iniziato precocemente in una fase iniziale di malattia, perché è probabile che possa avere un impatto significativo sull'evoluzione della malattia. Nel presente studio, gli autori hanno osservato che, nelle CIS analizzate, l’inizio del trattamento modificante la malattia prima che del  secondo attacco ha ridotto il rischio di conversione a SM clinicamente definita e l'accumulo di disabilità.

 

Brain. 2015 Jul;138(Pt 7):1863-74. doi: 10.1093/brain/awv105. Epub 2015 Apr 21.
Defining high, medium and low impact prognostic factors for developing multiple sclerosis.
Tintore M1, Rovira À2, Río J3, Otero-Romero S3, Arrambide G3, Tur C3, Comabella M3, Nos C3, Arévalo MJ3, Negrotto L3, Galán I3, Vidal-Jordana A3, Castilló J3, Palavra F3, Simon E3, Mitjana R2, Auger C2, Sastre-Garriga J3, Montalban X3.

 

Fonte: MSIF