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29/05/2016

La Riforma del Terzo Settore è Legge

Il percorso legislativo della Riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la Disciplina del Servizio Civile Universale si è concluso con l’approvazione definitiva del Testo alla Camera. Ora il Governo avrà 12 mesi dall’entrata in vigore per emanare i Decreti attuativi. AISM – che aderisce formalmente sia al Forum Terzo Settore che alla FISH che alla CNESC, tra i principali interlocutori del Governo sulla materia –  continuerà a monitorare e essere parte attiva nell’iter dei lavori nell’interesse delle persone con SM e di tutto il Terzo Settore italiano.

La Riforma del Terzo Settore è Legge
Il percorso legislativo della Riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la Disciplina del Servizio Civile Universale – iniziato nel 2014 –  si è concluso il 25 maggio 2016 con l’approvazione definitiva del Testo alla Camera. Ora il Governo avrà 12 mesi dall’entrata in vigore per emanare i Decreti attuativi. 
AISM, che ha seguito in prima linea l’evoluzione del lavoro parlamentare offrendo propri contributi e proposte, sia singolarmente che attraverso FISH, Forum Permanente del Terzo Settore, Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, manifesta soddisfazione per la finalizzazione di questo lungo e atteso processo di riforma che va a ridefinire natura, ambiti di azione, finalità e confini del Terzo Settore, ne fornisce una nuova definizione, disciplina il Servizio Civile Universale.
Tra gli aspetti chiave della Riforma vi è la volontà di superare la frammentazione del Terzo Settore attraverso il riordino delle relative norme e l’attivazione di nuovi strumenti come, ad esempio, il Registro Unico degli Enti di Terzo Settore; l’istituzione del Consiglio Nazionale del Terzo settore come organismo di consultazione degli enti; il riordino e la revisione delle attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso; la sistematizzazione e riordino del quadro normativo relativo all’impresa sociale; la definizione di  misure agevolative e di sostegno economico a favore degli enti del Terzo Settore ( in tale ambito è anche previsto il completamento della riforma strutturale del 5 per mille, razionalizzando e rivedendo i criteri di accreditamento ed i requisiti di accesso al beneficio e semplificando ed accelerando le procedure di calcolo ed erogazione del contributo); l’istituzione della Fondazione Italia Sociale, uno dei nodi più dibattuti e contrastati nella discussione parlamentare.
Il Decreto detta inoltre importanti disposizioni in merito alla disciplina del Servizio Civile Universale, finalizzato alla difesa non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, certamente uno degli aspetti più qualificanti della riforma.
Ora tutta l’attenzione sarà orientata verso la stesura dei Decreti Delegati che rappresentano il vero banco di prova per capire in quale misura in concreto questa Riforma sarà capace di impattare positivamente sul realtà del Terzo Settore.
Anche in questa fase AISM – che aderisce formalmente sia al Forum Terzo Settore che alla FISH che alla CNESC, tra i principali interlocutori del Governo sulla materia –  continuerà a monitorare e essere parte attiva nell’iter dei lavori nell’interesse delle persone con SM e di tutto il Terzo Settore italiano.
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Il percorso legislativo della Riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la Disciplina del Servizio Civile Universale – iniziato nel 2014 –  si è concluso il 25 maggio 2016 con l’approvazione definitiva del Testo alla Camera. Ora il Governo avrà 12 mesi dall’entrata in vigore per emanare i Decreti attuativi. 

AISM, che ha seguito in prima linea l’evoluzione del lavoro parlamentare offrendo propri contributi e proposte, sia singolarmente che attraverso FISH, Forum Permanente del Terzo Settore, Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, manifesta soddisfazione per la finalizzazione di questo lungo e atteso processo di riforma che va a ridefinire natura, ambiti di azione, finalità e confini del Terzo Settore, ne fornisce una nuova definizione, disciplina il Servizio Civile Universale.

Tra gli aspetti chiave della Riforma vi è la volontà di superare la frammentazione del Terzo Settore attraverso il riordino delle relative norme e l’attivazione di nuovi strumenti come, ad esempio, il Registro Unico degli Enti di Terzo Settore; l’istituzione del Consiglio Nazionale del Terzo settore come organismo di consultazione degli enti; il riordino e la revisione delle attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso; la sistematizzazione e riordino del quadro normativo relativo all’impresa sociale; la definizione di misure agevolative e di sostegno economico a favore degli enti del Terzo Settore (in tale ambito è anche previsto il completamento della riforma strutturale del 5 per mille, razionalizzando e rivedendo i criteri di accreditamento ed i requisiti di accesso al beneficio e semplificando ed accelerando le procedure di calcolo ed erogazione del contributo); l’istituzione della Fondazione Italia Sociale, uno dei nodi più dibattuti e contrastati nella discussione parlamentare.

Il Decreto detta inoltre importanti disposizioni in merito alla disciplina del Servizio Civile Universale, finalizzato alla difesa non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, certamente uno degli aspetti più qualificanti della riforma.
Ora tutta l’attenzione sarà orientata verso la stesura dei Decreti Delegati che rappresentano il vero banco di prova per capire in quale misura in concreto questa Riforma sarà capace di impattare positivamente sulla realtà del Terzo Settore.

Anche in questa fase AISM – che aderisce formalmente sia al Forum Terzo Settore che alla FISH che alla CNESC, tra i principali interlocutori del Governo sulla materia –  continuerà a monitorare e essere parte attiva nell’iter dei lavori nell’interesse delle persone con SM e di tutto il Terzo Settore italiano.