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10/11/2016

Sclerosi multipla: studiati gli effetti di un gene del sistema immunitario

Una ricerca dell'Università della California ha analizzato il ruolo dell'antigene leucocitario HLA, scoprendo che è associato all'atrofia cerebrale, rilevata con risonanza magnetica, e a una minore età di esordio della SM nelle donne

 

Nell'ambito degli studi che indagano i fattori di rischio della sclerosi multipla, un'area specifica di un cromosoma umano è stata associata ad un rischio da basso a moderato di manifestare la patologia. Questa area appartiene ad un complesso genico coinvolto nel sistema immunitario, conosciuto come antigene leucocitario umano (HLA).
HLA svolge un ruolo importante nel regolare il normale funzionamento del sistema immunitario e nelle malattie in cui il sistema immunitario attacca parti del nostro organismo (malattie autoimmunitarie). Ancora non è noto, tuttavia, se questi geni possono avere effetti distinti in diverse forme di sclerosi multipla e se possono essere associati a cambiamenti in risonanza magnetica.

 

È quello che hanno cercato di scoprire i ricercatori del Centro Sclerosi Multipla dell'Università della California di San Francisco, analizzando i geni HLA di 652 persone, di cui 619 con SM recidivante-remittente (SMRR) e 27 con SM primariamente progressiva (SMPP). I risultati dello studio evidenziano che gli alleli HLA sono associati all’atrofia cerebrale, rilevata alla risonanza magnetica, e a una più giovane età di esordio SM nelle donne, ma non negli uomini. Questi risultati confermano i dati precedenti su HLA e suggeriscono che HLA possa essere associato a cambiamenti in risonanza magnetica. Il team di ricerca non ha osservato alcuna differenza significativa tra le due forme di sclerosi multipla per questo aspetto.

 

Isobe N, Keshavan A, Gourraud PA, et al. Association of HLA Genetic Risk Burden With Disease Phenotypes in Multiple Sclerosis. JAMA Neurol. 2016 May 31. doi: 10.1001/jamaneurol.2016.0980. [Epub ahead of print]