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29/01/2017

Nuove evidenze sull’efficacia dell'alemtuzumab nella sclerosi multipla recidivante-remittente

I risultati di una ricerca pubblicata su Neurology indicano che la terapia alemtuzumab può migliorare la preesistente disabilità in persone con SM nella forma recidivante-remittente

 

Recentemente abbiamo riportato i risultati di uno studio clinico che ha confrontato gli effetti di due iniezioni annuali di alemtuzumab rispetto all'interferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR). I risultati avevano dimostrato che alemtuzumab era superiore all’interferone nel ridurre la progressione della disabilità. In un altro lavoro, i ricercatori dello studio clinico CARE MS II hanno condotto una nuova analisi sui dati con un insieme più completo di misure di disabilità, per esempio i test sul funzionamento della mano, di camminata e valutazioni visive.

 

È emerso che, nel corso dello studio, il 28% delle persone trattate con alemtuzumab hanno mostrato un miglioramento di almeno un punto della scala di disabilità EDSS rispetto al 15% di quelli trattati con interferone beta-1a suggerendo che alemtuzumab può ridurre, e in qualche misura invertire, la disabilità nei pazienti con SMRR rispetto all’interferone beta-1a.

 

Alemtuzumab improves preexisting disability in active relapsing-remitting MS patients. Giovannoni G, et al. CARE-MS II Investigators. Neurology. 2016 Nov 8;87(19):1985-1992.

 

Fonte: MSIF