Salta al contenuto principale

05/02/2009

Fingolimod (FTY720): pubblicati i primi risultati di studio di fase III

Sono stati resi noti i risultati preliminari di uno studio – della durata di un anno - di fase III sulla molecola FTY720 (Fingolimod), farmaco in sperimentazione che, legandosi al recettore 1 della sfingosina-1 fosfato, induce i linfociti a rimanere nei linfonodi impedendogli di migrare nel cervello e nel midollo spinale.

Sulla rivista New England Journal of Medicine (2006; 355 (11) :1124-1139) erano già stati pubblicati i risultati molto promettenti di un precedente studio di fase II su questa nuova molecola. 

Lo studio di cui ora sono stati comunicati i risultati è identificato come studio TRANSFORMS (Trial Assessing injectable interferon vs FTY720 oral in RRMS) ed è durato 12 mesi, coinvolgendo 1.292 persone con forma di SM recidivante remittente. I partecipanti sono stati suddivisi a caso in 3 gruppi di trattamento, due gruppi in trattamento con  FTY720 a due dosaggi (1,25mg al giorno e 5mg al giorno) il terzo in trattamento con Avonex®.

L’obiettivo principale era confrontare l'efficacia dei due trattamenti, intesa come riduzione delle ricadute; gli obiettivi secondari erano la percentuale di persone in trattamento privi di ricadute, la sicurezza e la tollerabilità del trattamento ed infine l’attività di malattia verificata tramite risonanza magnetica.

Nel comunicato diffuso dall’azienda Novartis, si sostiene che - in base all’analisi dei dati disponibili - il Fingolimod sarebbe in grado di ridurre in maniera più significativa le ricadute nelle persone con SM rispetto alle persone trattate con Avonex®. In particolare il tasso annuale di ricadute in coloro che assumevano la dose più bassa di FTY720 (0,16 ricadute/anno) è stato del 52% circa rispetto a coloro che erano trattati con Avonex® (0,33 ricadute/anno). Le persone invece che assumevano la dose più alta di FTY720 (0,20 ricadute/anno) avevano una riduzione del tasso annuale di ricadute  del 38% rispetto al gruppo in trattamento con Avonex®. Non vi era invece alcuna differenza significativa tra i due gruppi di persone in trattamento con FTY720 ai due diversi dosaggi.

Il profilo di sicurezza del fingolimod verificato nello studio clinico TRANSFORMS è in linea con quello dimostrato dai precedenti studi sulla stessa molecola. Il trattamento in generale è stato ben tollerato e l’87% delle persone che assumevano il Fingolimod ha portato a termine lo studio. Gli effetti collaterali più frequentemente riportati sono stati mal di testa, riniti, e fatica, che si sono verificati in più del 10% dei partecipanti in tutti e tre i gruppi; mentre  sintomi simil-influenzali si sono verificati nel 4% nelle persone in trattamento con FTY720 e nel 37% delle persone in trattamento con Avonex®.
Altri effetti collaterali segnalati anche nei precedenti studi sono stati la temporanea diminuzione della frequenza cardiaca, verificatasi all’inizio del trattamento, poiché il recettore a cui si lega questo farmaco è coinvolto anche nella regolazione della frequenza cardiaca e l’aumento transitorio degli enzimi del fegato (verificatosi anche nel trattamento con interferone).

Inoltre nel comunicato sono stati segnalati alcuni gravi effetti collaterali, in particolare si sono verificati due decessi di persone che assumevano la dose più elevata di FTY720 per infezioni da herpes e sette casi di neoplasie cutanee nei due gruppi in trattamento con il Fingolimod.
Per quanto riguarda i due casi di infezioni, occorre tenere presente che il Fingolimod è un immunomodulante e che pertanto in corso di terapie che modificano l'attività del sistema immunitario il rischio di patologie infettive sovrapposte è possibile  e non può verosimilmente essere del tutto eliminato (vedi Gravi infezioni, una fatale, in due persone con SM nello studio con Fingolimod, notizia del 11 giugno 2008). Per quanto riguarda i casi segnalati di neoplasie cutanee, 4 erano carcinomi a cellule basali e 3 melanomi. In merito a ciò la Novartis ha assicurato che tutte le lesioni neoplastiche sono state rimosse completamente.

Novartis ha comunicato inoltre di essere in attesa dei risultati di altri due studi in corso, FREEDOMS e FREEDOMS II, che saranno disponibili nel 2009; inoltre, entro la fine del 2009 è prevista la richiesta di autorizzazione alla Food and Drug Administration negli Stati Uniti e alla EMEA in Europa per l’immissione in commercio del farmaco. Infine uno studio ulteriore in fase di attuazione valuta il farmaco nelle forme di SM primariamente progressive.

In attesa di avere i risultati di questi altri studi in corso e di avere ulteriori dati che possono emergere dal trattamento a lungo termine, l’azienda produttrice del Fingolimod afferma che continuerà l’analisi dei risultati e condurrà le verifiche opportune per chiarire non solo l’efficacia del trattamento ma anche il profilo di sicurezza del farmaco.