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27/01/2010

Pubblicati due studi di fase III sull’utilizzo del fingolimod nella sclerosi multipla recidivante remittente


FTY20 è un farmaco orale in sperimentazione che si lega al recettore 1 della sfingosina-1 fosfato inducendo i linfociti, cellule del sistema immunitario coinvolte nei meccanismi di formazione delle lesioni nella SM, a rimanere nei linfonodi impedendogli così di migrare nel cervello e nel midollo spinale.


Nella numero di Febbraio della rivista scientifica The New England Journal of Medicine  sono stati pubblicati due articoli riguardanti rispettivamente i risultati dello studio FREEDOMS e TRANSFORMS, entrambi studi di fase III.

Il primo studio coordinato del dottor Ludwig Kappos dell’Università di Basilea (Svizzera) descrive i risultati ottenuti del trial clinico randomizzato FREEDOMS della durata di 2 anni che ha coinvolto 1272 persone con SM recidivante remittente. Gli autori hanno analizzato il tasso di ricadute e la progressione della malattia somministrando il fingolimod orale a due diverse dosi giornaliere di 0.5 mg e 1.25 mg confrontate con il placebo. Il tasso di ricadute è risultato ridotto del 54% per la dose minore e del 60% per la dose più alta rispetto al placebo. La progressione della disabilità, misurata con le scale cliniche tra cui la EDSS (Expanded Disability Status Scale) e la MSCF (Multiple Sclerosis Functional Composite) dopo 24 mesi di trattamento, risulta rallentata con entrambi i dosaggi confrontati con il placebo. Anche misure secondarie dell’attività e della progressione di malattia che comprendono immagini di Risonanza Magnetica per rilevare le lesioni dei tessuti e fenomeni di atrofia cerebrale sono a favore del FTY720 ad entrambe le dosi.

Il secondo studio coordinato dal dottor Jeffrey A. Cohen della Clinica di Cleveland (America) descrive i risultati positivi del trial clinico della durata di un anno TRASFORMS che ha confrontato due dosi differenti di fingolimod (0.5 mg o 1.25 mg) con l’ Avonex® (interferone beta-1a), che ha coinvolto 1292 persone con SM recidivante remittente. Entrambe le dosi del fingolimod sono state in grado di ridurre, dopo un anno, l’attività di malattia evidenziata tramite risonanza magnetica. Inoltre il fingolimod è risultato più efficace dell’Avonex® nel ridurre il tasso di ricadute, mentre non sono state segnalate differenze tra i due trattamenti nel tempo di conferma della progressione della malattia.

In entrambi gli studi il dosaggio del FTY720 più basso è stato quello meglio tollerato, come segnalato in altre occasioni. Tra gli effetti collaterali si sono verificati casi di bradicardia transitoria, che si è normalizzata con il prosieguo della terapia e un leggero innalzamento della pressione sanguigna a partire dal secondo mese di trattamento. Sono, inoltre, state segnalate neoplasie cutanee e un maggior numero di infezioni erpetiche e innalzamenti asintomatici degli enzimi epatici.

In base ai risultati ottenuti l’azienda produttrice Novartis ha presentato la richiesta per l’autorizzazione alla commercializzazione del farmaco negli Stati Uniti e Unione Europea a Dicembre 2009.
 
Al momento sono in fase di realizzazione altri studi con il fingolimod come per esempio lo studio INFORMS studio di fase III, con lo scopo di valutare l’attività del farmaco nel rallentare la progressione della malattia e lo studio FREEDOMS II.

1) Kappos L, Radue EW, O'Connor P, Polman C, Hohlfeld R, Calabresi P, Selmaj K, Agoropoulou C, Leyk M, Zhang-Auberson L, Burtin P; the FREEDOMS Study Group. A Placebo-Controlled Trial of Oral Fingolimod in Relapsing Multiple Sclerosis.
2) Cohen JA, Barkhof F, Comi G, Hartung HP, Khatri BO, Montalban X, Pelletier J, Capra R, Gallo P, Izquierdo G, Tiel-Wilck K, de Vera A, Jin J, Stites T, Wu S, Aradhye S, Kappos L; the TRANSFORMS Study Group. Oral Fingolimod or Intramuscular Interferon for Relapsing Multiple Sclerosis. N Engl J Med. 2010 February, 362 (5)