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15/02/2010

Dati preliminari dello studio sull’insufficienza venosa nella sclerosi multipla dall’università di Buffalo


Il 10 Febbraio sono stati presentati i dati preliminari di uno studio condotto dal neurologo Robert Zivadinov del Centro medico dell’ Università di Buffalo sul restringimento delle vene extracraniche associato alla sclerosi multipla.

Più del 55% delle persone con SM, che hanno partecipato alla fase iniziale del primo studio clinico randomizzato per determinare se la SM è associata ad un restringimento delle vene cerebrali, che provoca la restrizione del normale flusso sanguigno dal cervello, hanno mostrato delle anomalie.

Quando il 10,2% delle persone, i cui  risultati delle analisi non erano chiari, venivano inclusi tra le persone non affette dalla CCSVI, la percentuale delle persone con SM che presentavano il problema arrivava al 56,4% contro il 22.4 % dei controlli sani.
Questi risultati si basano sull’analisi delle prime 500 persone che hanno partecipato alla Valutazione Doppler delle vene Craniche ed Extracraniche (CTEVD), iniziato nell’Aprile 2009.

I dati completi della prima fase dello studio verranno presentati al convegno dell’ American Academy of Neurology il prossimo Aprile.

La maggior parte delle persone coinvolte a questa prima fase dello studio avevano una diagnosi di SM recidiva remittente (SMRR), e sono stati sottoposti al Doppler della testa e del collo per visualizzare la direzione del flusso del sangue venoso. Inoltre, tramite scansioni RMI del cervello sono stati analizzati i depositi di ferro nelle lesioni e nelle aree circostanti del cervello. I risultati che si otterranno sui depositi di ferro saranno collegati alle disabilità e ai sintomi neurologici che presentano le persone con SM

I ricercatori hanno programmato di esaminare altri 500 soggetti in più nella seconda fase dello studio con tecniche diagnostiche più avanzate.

Il dottor Robert Zivadinov, ha commentato di essere “cautamente ottimista e eccitato”, parlando dei risultati preliminari ottenuti. “ I dati ci incoraggiano a continuare. Dimostrano che il restringimento delle vene extracraniche sembra un fattore importante associato alla SM”

In questo ampio gruppo di persone con SM analizzate, la presenza della CCSVI suggerisce un’associazione con la progressione della malattia.
E' importante tenere in considerazione che richiede ulteriore analisi anche il dato che il 22,4% delle persone senza SM presentavano la CCSVI. Sarà importante valutare i dati completi che verranno presentati al convegno dell’ American Academy of Neurology il prossimo Aprile.

PER SAPERNE DI PIU'

> Leggi il Comunicato rilasciato dall'Università di Buffalo (10/02/10) (in lingua inglese)

> Leggi la Traduzione del comunicato rilasciato dall'Università di Buffalo del Comunicato rilasciato dall'Università di Buffalo

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