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31/07/2013

Venografia di risonanza magnetica e venografia transluminale per lo studio della CCSVI nella SM

 

Nel 2010 le Associazioni americana e canadese SM hanno investito 2.4 milioni di dollari nella ricerca sulla CCSVI nella sclerosi multipla. Arrivano ora i risultati di un importante studio su nuove tecniche di imaging del flusso venoso

 

Il dottor Jerry S. Wolinsky, dell'Università del Texas, Health Science Center di Houston è stato il primo ricercatore a pubblicare i risultati del suo studio indicando che non c’è associazione tra SM  e CCSVI, rilevata attraverso esami convenzionali sonografici. Recentemente il dottor Wolinsky ha pubblicato su Multiple Sclerosis Journal la continuazione di quello studio. I ricercatori hanno analizzato il flusso cerebrale venoso nello stesso gruppo di persone con SM utilizzando tecniche non convenzionali di imaging per determinare se i risultati sono simili a quelli ottenuti con le tecniche di sonografia Doppler (esame ECD)

 

Lo studio
Lo studio a singolo centro ha arruolato 206 persone con SM e 70 volontari senza SM. Il primo obiettivo dello studio è stato quello di valutare la prevalenza della CCSVI attraverso esame ECD in persone con SM verso controlli sani. Dei 206 partecipanti con SM, 98 sono stati successivamente analizzati con venografia di risonanza magnetica 3D a contrasto intravascolare potenziato (MRV). Questa è una tecnica sofisticata in cui alla persona viene somministrato un colorante che permette di ottenere scansioni di immagini dettagliate delle vene e di osservare il flusso sanguigno nella testa e nel collo. Delle 98 persone sottoposte ad analisi sonografiche e RMV, 40 sono state analizzate con venografia transluminale (TVL). Questa tecnica permette di ottenere immagini inserendo chirurgicamente un catetere nelle vene. In questo studio sono state analizzate le vene azygos e le vene giugulari interne in quanto un loro restringimento o blocco è ritenuto essere un segno distintivo della CCSVI. I dati ottenuti dalle immagini MRV e TLV sono stati comparati con i risultati ottenuti dagli stessi pazienti con esame ECD.

 

Risultati

Venografia di Risonaza Magnetica-MRV
In 71 delle 98 persone con SM analizzate sia la MRV che la sonografia non hanno rilevato la presenza della CCSVI. In 26 persone con SM i risultati ottenuti con le tecniche sonografiche e con la MRV non concordavano sulla presenza o meno della CCSVI: alcune persone che avevano presentato stenosi con immagini sonografiche non hanno mostrato stenosi con la MRV, e viceversa. I ricercatori hanno riportato che la MRV può avere un vantaggio per immagini di alcune regioni del sistema venoso che sono scarsamente rilevabili con la sonografia.

 

Venografia transluminale-TLV
Delle 39 vene azygos esaminate solo una ha mostrato segni minimi di restringimento venoso. Circa metà delle vene giugulari interne studiate hanno mostrato gradi di stenosi altamente variabili; le stenosi variavano dal 10 al 90%. Nonostante questo risultato, i dati ottenuti con TLV non hanno rilevato nessuna variazione di pressione che indicherebbe blocchi funzionali venosi in una qualsiasi delle vene analizzate e suggeriscono quindi che nessuna delle stenosi presenti è clinicamente significativa. Nel complesso i risultati ottenuti non supportano la presenza di un flusso venoso alterato nelle persone con SM, e suggeriscono che la CCSVI probabilmente non contribuisce alla malattia.

 

Commenti
I nuovi risultati ottenuti dal dottor Wolinsky chiariscono questioni importanti riguardanti le tecniche di imaging utilizzate per rilevare la CCSVI. Tali tecniche hanno il potenziale di identificare cambiamenti strutturali nelle vene fornendo informazioni aggiuntive rispetto ad altre. Nei prossimi mesi l’Associazione Candese attende i risultati di altri studi finanziati, che forniranno ulteriori informazioni sulla CCSVI e le sue implicazioni per le persone con SM. 

Bibliografia
Brod SA et al. Chronic cerebrospinal venous insufficiency: makes multimodal imaging assessment. Multiple Sclerosis Journal 2013 4 July [Epub ahead of print]