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24/06/2018

Traversata dello Stretto per i 50 anni di AISM: «a ogni bracciata il nome di una persona con sclerosi multipla»

Cristina e Massimiliano hanno realizzato il sogno di nuotare dalla Sicilia alla Calabria, perché: «se è vero che tu hai la SM è anche vero che la SM non ti avrà mai, se vuoi».


Nella foto: Cristina e Massimiliano durante la traversata

 

Cristina Guidi, 36 anni, testimonial della campagna #SMuoviti e Massimiliano Granata, romano di Zagarolo, avevano in comune un sogno, un desiderio, una conquista: partire da Cariddi, in Sicilia, attraversare lo stretto di Messina a nuoto e arrivare a Scilla, in Calabria, #SMuovendosi per tre chilometri e mezzo nel mare, bracciata dopo bracciata, respiro dopo respiro, per dimostrare a se stessi e a tutti noi che: «se è vero che tu hai la SM è anche vero che la SM non ti avrà mai, se vuoi».

 

Partiti alle 9.30 del mattino, insieme ad altre ventisette persone, da Capo Peloro (Messina) dopo un’ora e tredici minuti sono arrivati, esausti e visibilmente commossi, sull'altra sponda dello stretto. Un bacio alla moglie, per Massimiliano, e un lungo abbraccio liberatorio, pieno di lacrime di gioia autentica, per Cristina, hanno suggellato una giornata magica, indimenticabile. L'iniziativa è stata promossa dall’associazione Asd “Nuotando con amore” di Roma e dall’associazione “Baia di Grotta” di Messina, in collaborazione con AISM.

 

Nella foto, da sinistra: Angelo La Via, Presidente del Coordinamento Regionale AISM Sicilia; Luciano Vietri, organizzatore della Traversata; Cristina Guidi, Massimiliano Granata, Cristina Micalizzi di AISM e il giornalista Alessandro Ricupero.

 

«Alla fine pensavo di non farcela, non ne potevo più - ha sorriso Cristina, riprendendosi da abbracci e lacrime - la corrente ci portava fuori, si erano alzate onde impegnative. Poi ho pensato alle tantissime persone con SM e a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi mesi di preparazione. A ogni bracciata dicevo il nome di uno di loro, come un mantra. E insieme, proprio insieme, ce l’abbiamo fatta. Grazie a tutti, grazie perché AISM è con me sempre, soprattutto in questo suo 50esimo anniversario. AISM mi ha scelto come testimonial della Campagna #SMuoviti e io ho risposto "presente!". Il momento più bello della traversata? Proprio nel centro dello stretto, quando vedevo il blu intenso del fondale e la luce del sole entrare nel mare e illuminarlo. Ma soprattutto c’è stata per tutto il tempo la bellezza del fare squadra: con Massimiliano e con Marco, che hanno nuotato con me, ci siamo proprio trovati in sinergia. A volte ero stanca e loro mi trainavano, questo è stato motivante, stimolante. Insieme si può sempre, si può di più, insieme si va oltre tutto».

 


Nella foto: tutti i partecipanti alla traversata

 

Massimiliano aggiunge: «Ho 43 anni, una moglie che mi ha sempre sostenuto, due meravigliosi bambini, un maschio di sei anni e una femmina di tre e mezzo. La piccola è arrivata poco dopo la diagnosi. Quando mi hanno detto che la sclerosi multipla mi avrebbe comunque permesso di vederli crescere, ho detto che per me andava bene così. Infatti, è andata bene. Vivo la bellezza della mia famiglia, sono commercialista e lavoro nell’amministrazione di Poste Italiane. Oggi è stata dura, la gamba sinistra, che è la parte più colpita dalla SM, adesso non mi sostiene tanto. A febbraio mi sono anche rotto un piede, cadendo. Caduta con ricaduta della malattia. Ma ora è fatta, siamo qui. Per uno come me, figlio di siciliani, innamorati del mare, questo è un traguardo meraviglioso».

 

 

«Ho avuto la diagnosi nel 2011 – racconta Cristina, che tra l'altro ha lanciato una raccolti fondi a favore di AISM dalla sua pagina Facebook - - e, in qualche modo, mi ritengo fortunata, non perché ho la sclerosi multipla, ma perché subito al primo episodio di un problema agli occhi l’oculista è stato fantastico, mi ha detto che poteva essere neurite ottica, mi ha fatto fare la risonanza, mi ha dato il cortisone. In pochissimo tempo ho avuto la diagnosi e hanno iniziato subito a curarmi con l’interferone. Ho avuto qualche sintomo in questi anni, tre anni fa un problema alla gamba mi ha fermato per un po’, proprio quando volevo fare la traversata, ma dal giorno della diagnosi non ho più avuto episodi clinici di ricaduta. Sono sei anni che ho la SM e sono sei anni che la blocco».

 


Nella foto: Cristina e Massimiliano

 

Come sei arrivata alla traversata dello stretto di Messina? «Quando ho avuto la diagnosi, per reagire e prendere subito in mano la mia vita, ho iniziato a nuotare. In poco tempo è diventata una passione, ho scoperto che nuotare mi faceva stare proprio bene. Nella piscina dove mi alleno c’è anche Luciano Vietri, che è anche mio parente. Lui organizza ogni anno queste traversate e il pensiero di provarci c’è sempre stato».


E AISM come è entrata nella tua vita?
«Quando è arrivata la diagnosi, oltre alla voglia di nuotare, mi è venuta anche voglia di impegnarmi per gli altri, di fare volontariato. Allora, senza dire che avevo la SM, avevo scritto a diverse associazioni proponendomi come volontaria. L’unica che mi ha risposto è stata AISM. In qualche modo dovevamo proprio incontrarci. Io all’inizio sono entrata nel gruppo Young, mi sono formata, alla sera facevo volontariato con il gruppo giovani, dopo il lavoro. Poi a un certo punto ho fatto outing, ho svelato che avevo la SM. Con la Sezione abbiamo organizzato tanti eventi di socializzazione, convegni sui trattamenti, sui diritti, abbiamo introdotto per chi vuole e può l’attività sportiva, faremo una giornata al mare insieme, prossimamente. AISM ha 13.000 volontari in tutta Italia e, come ci ha ricordato a fine maggio il Presidente Mattarella, è questo grande movimento che fa la differenza. Io sono d’accordo e penso che sempre più in AISM debbano esserci volontari con sclerosi multipla: se partiamo noi per primi, invece che aspettare sempre che le soluzioni arrivino da altri, allora tutto cambia».