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10/06/2018

AISM e Istituto Superiore di Sanità celebrano insieme la ricerca e i 50 anni dell’Associazione

Un momento di divulgazione tra rigore scientifico e informalità. Il prof Ricciardi firma la Carta dei diritti: «le istituzioni ci sono e sono con voi». Una collaborazione che dura da oltre vent'anni


Una giornata per festeggiare insieme l’alleanza ultraventennale per la ricerca sulla sclerosi multipla. Porte aperte nel giardino dell’Istituto Superiore di Sanità lunedì 11 giugno, dove diversi stand con ricercatori esperti hanno fornito informazioni su corretti stili di vita, nutrizione, vitamina D, fumo, riabilitazione e attività fisica adattata (AFA).

 

L’evento organizzato nell'ambito della campagna di sensibilizzazione #SMuoviti #50anniAISM con cui l'Associaiozne celebra il cinquantennale dell’Associazione, ha visto la presenza tra gli altri di Walter Ricciardi, Presidente dell'ISS; di Maria Pia Garavaglia, Ministro della Sanità del Governo Ciampi (1993), Angela  Martino, Presidente Nazionale AISM, Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM; insieme ai ricercatori esperti di sclerosi multipla.

 

Da 50 anni la SM non ci ferma. Scopri la nostra storia

 

«Quella tra AISM e ISS è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato nata nel ’95 che ha portato a finanziamenti, scambi, a impostare la ricerca di base e avanzata, a una ricerca traslazionale strutturata. Questo cammino dovrà continuare», ha detto il Prof Ricciardi.

 

 

È stata proprio Angela Martino ad invitare il Prof Ricciardi a firmare la Carta dei diritti delle persone con SM: «La firmo non volentieri ma volentierissimo - ha detto Walter Ricciardi - non solo a titolo personale ma di tutto l’Istituto Superiore di Sanità e di tutte le persone che ci lavorano. Quello che stiamo vedendo è l’illusione che le persone da sole possano risolvere i problemi della scuola, del lavoro, dell’Università, della malattia. No! Quello che noi dobbiamo perseguire è il senso della Comunità, di lavorare insieme, aiutare le persone quando sono in difficoltà aiutarle. Firmo volentieri a nome dell’Istituzione pubblica che è oggi l’organo tecnico scientifico del servizio sanitario nazionale per dire che le istituzioni ci sono e sono con voi».

 

«L’ISS è stato un valido alleato in un periodo in cui della SM si sapeva poco. Negli anni Ottanta grazie alla collaborazione del Prof Levi dell'ISS, insieme alla Prof.ssa Montalcini, al Prof. Amaducci, e al Prof Byron Waksman della Associazione americana, abbiamo deciso di avere un fondo nazionale per la ricerca e di introdurre per primi in Italia la peer review, che poi hanno iniziato a usare tutti. A metà degli anni Novanta abbiamo inoltre ricevuto dal Ministero della Salute un finanziamento di 8 miliardi, che uniti ai 2 stanziati dall'Associazione, ci ha permesso di finanziare circa 80 gruppi di ricerca che hanno fatto la differenza. La ricerca in molti ambiti ha ottenuto risultati fondamentali, ma ancora molto c’è da fare nei diversi campi della ricerca di base e della ricerca applicata. Con il Bando FISM 2017 sono arrivati ad AISM 208 richieste di finanziamento, di queste 98 progetti sono stati valutati eccellenti da un comitato scientifico Internazionale di 21 scienziati per un valore di 12 milioni di Euro. Ne abbiamo potuti finanziare solo 34», dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente FISM.

 

Angela Martino, così sintetizza il senso della manifestazione, «questo party scientifico inaugura una modalità informativa nuova, che coniuga il giusto rigore con la leggerezza che ci permette di arrivare alle orecchie di tutti. Divulgativa nella forme ed eccellente nella sostanza».

 

 

Storia di un’alleanza per la ricerca

La collaborazione tra AISM e l’Istituto Superiore di Sanità nacque nel 1995, quando fu approvato dal Ministero della Sanità il finanziamento al Progetto Sclerosi Multipla, primo progetto pubblico nazionale di ricerca sulla sclerosi multipla. Erano anni di grande fermento nella ricerca. La malattia “misteriosa” stava diventando protagonista di molti studi e indagini scientifiche, stava dando risposte importanti, portando i primi risultati terapeutici a disposizione delle persone. AISM era in prima fila, insieme all'allora Ministro della Sanità, Maria Pia Garavaglia: «Cosa potevo sapere io allora della sclerosi multipla se non fossi stata agganciata dall'Associazione delle persone con SM? Nel panorama di 30 anni fa non c’era niente. Quindi bisognava applicare un progetto che fortunatamente andò avanti con il Ministro venuto dopo di me. Il merito è dei pazienti e dei loro familiari. Loro mi hanno insegnato quanto fosse necessario fare ricerca e affidare più finanziamenti per la ricerca. I farmaci non c’erano ancora ma sono arrivati. Questa collaborazione è stato il risultato di un metodo, non merito individuale».

 

Il Progetto Sclerosi Multipla ricevette 8 miliardi di lire e durò 4 anni; coinvolse 72 gruppi di ricerca attraverso due bandi nazionali diffusi su tutto il territorio. Coordinato dal professor Giulio Levi, aveva lo scopo di indagare sia i meccanismi della malattia, sia gli aspetti clinici, epidemiologici assistenziali per la SM. L’intento del progetto era promuovere indagini sperimentali e cliniche in grado approfondire le conoscenze sulla sclerosi multipla da trasferire al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dall’altro rendere disponibili protocolli diagnostici terapeutici e riabilitativi validati da applicare alle varie fasi della malattia.

 

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AISM con la sua Fondazione (FISM) ha continuato a finanziare i ricercatori dell’ISS fino ad oggi: 20 i progetti coordinati da ricercatori dell’ISS e 4 borse di addestramento per un importo complessivo di 1,7 milioni di euro. Le ricerche si sono concentrate principalmente sullo studio dei meccanismi della malattia (in particolare lo studio del ruolo dei linfociti B, del virus di Epstein-Barr e dell’immunità antivirale, mediatori del danno cerebrale) e l’identificazione di nuovi bersagli per le terapie neuroprotettive e rimielinizzanti. Negli ultimi 15 anni l’ISS ha coordinato numerosi progetti di ricerca multicentrici sulla sclerosi multipla finanziati dal Ministero della Salute (4 Milioni di Euro) e dalla Comunità Europea (11.4 Milioni di Euro).