Salta al contenuto principale

22/04/2010

CCSVI e SM al congresso dell'American Academy of Neurology

American Academy of Neurology Toronto, 14 aprile 2010 - CCSVI
Nel novembre 2009, il ricercatore italiano professor Paolo Zamboni, direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara, ha fatto notizia in tutto il mondo con il suo studio sull'associazione tra insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) e sclerosi multipla (SM).
Le persone colpite da SM hanno riposto grande speranza in questa ricerca e ciò rappresenta un invito per la comunità scientifica e medica e per le associazioni internazionali sulla SM ad un'azione immediata.

 

Il congresso American Academy of Neurology (AAN), che ha riunito gli specialisti di tutto il mondo dal 10 al 17 aprile 2010 a Toronto in Canada, è uno tra i più prestigiosi congressi internazionali di Neurologia.
L’AAN ha dato spazio al tema “CCSVI e SM” per rispondere alla domanda se la CCSVI possa essere responsabile della SM e se il trattamento della CCSVI possa essere efficace.
Il professor Paolo Zamboni, padre della controversa teoria, e Robert Zivadinov, professore Associato di Neurologia dell’Università di Buffalo, hanno partecipato al congresso dell’AAN per aggiornare la comunità scientifica e medica su questo argomento attraverso diversi appuntamenti.

 

In particolare il professor Zamboni è stato invitato dall’AAN a presentare i dati della sua ricerca in una sessione dedicata. Durante la presentazione del 14 aprile, il professor Zamboni ha presentato la sua ipotesi che ha suscitato, al termine, molte domande da parte della comunità scientifica e medica riunita al AAN.
In particolare è stata sottolineata la mancanza di dati sulla prevalenza della CCSVI in persone con sindrome clinicamente isolata (CIS) o con forme di SM pediatrica che permettano di affermare che la CCSVI è congenita nei pazienti che sviluppano SM.
Alla domanda, rivolta al professor Zamboni, di fornire maggiori informazioni su tali dati ha risposto il professor Zivadinov, che ha rimandato l’audience alla presentazione del suo lavoro, presentato all’AAN il giorno seguente.

 

Lo studio iniziato ad aprile 2009, prevede di arruolare un totale di 1700 soggetti, che comprenderanno 1000 persone adulte con SM di cui 50 con CIS, 50 con sindrome radiologicamente isolata (RIS), 500 con SM recidiva remittente (SMRR), 300 con SM secondaria progressiva (SMSP), 50 con SM primaria progressiva (SMPP) e 50 con neuromielite ottica (NMO). Il gruppo di comparazione dovrebbe includere 300 controlli con altre malattie neurologiche e 300 controlli sani adulti corrispondenti per sesso ed età. Sono stati inclusi anche 50 pazienti pediatrici, minori di 18 anni, con malattie demielinizzanti acquisite (SM ed encefalomielite acuta disseminata) e 50 controlli sani pediatrici. La maggior parte delle 500 persone coinvolte nella prima fase dello studio avevano una diagnosi di SM recidivante remittente (SMRR), e sono stati sottoposti al Doppler della testa e del collo per visualizzare la direzione del flusso del sangue venoso.

 


I risultati sono già stati anticipati lo scorso febbraio. I dati presentati dal professor Zivadinov all’AAN confermano che la prevalenza della CCSVI nelle persone con SM è comunque minore rispetto a quella originariamente riportata dal gruppo del professor Zamboni ed è diagnosticabile oltre che nei controlli sani anche in altre malattie neurologiche (11 CCSVI e 2 borderline su 26 casi).
Ulteriori studi sono quindi necessari per determinare la prevalenza della CCSVI nella SM e prima di concludere che la CCSVI è un fenomeno congenito della SM.

 

Per rispondere ad altre domande della comunità scientifica e medica, il professor Zamboni, al termine della sua presentazione, ha avanzato le seguenti ipotesi che aspettano di essere confermate:

• al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, in seguito al restringimento delle vene cerebrali, è stata osservata una riduzione del volume venoso associata con CCSVI nella SM, spiegabile secondo il professor Zamboni dalla formazione di circoli venosi collaterali.
Il danno emodinamico misurato nel tempo nello stesso paziente rimane sempre presente.
Questo punto è stato approfondito anche dalla presentazione del dottor Poloni del gruppo del dottor Zivadinov di Buffalo che ha presentato infatti i risultati di uno studio in cui viene validato un metodo quantitativo di risonanza magnetica (“immagini pesate in suscettibilità”-SWI) per visualizzare le vene cerebrali. Analizzando 63 persone con SM (44 con SMRR e 18 con SMSP) e 33 controlli sani è stata osservata una riduzione del volume venoso cerebrale nella SM rispetto ai controlli e una differenza della dimensione del diametro in particolare nelle vene più piccole delle persone con SM

 

• la presenza di collagene di tipo I (verso quello di tipo II presente nei vasi dei soggetti normali) sarebbe responsabile della malformazione venosa che porta alla CCSVI. Un’eziologia autoimmunitaria della SM non può spiegare la malformazione congenita che caratterizza la CCSVI

 

• sul possibile legame tra CCSVI e le teorie che definiscono la SM una malattia autoimmunitaria, il professor Zamboni ha ipotizzato che il rilascio del fattore nucleare B conseguente alla stenosi venosa, modifica la permeabilità della barriera ematoencefalica facilitando una risposta autoimmunitaria.

 

Alla domanda sull’utilizzo degli stent nel trattamento della CCSVI il professor Zamboni si è dichiarato contrario perché lo stent tende a migrare dal luogo di applicazione e a lungo termine l’effetto di questo intervento è sconosciuto.

 

In conclusione gli studi presentati all’AAN dal professor Zamboni e dal professor Zivadinov portano la comunità scientifica e medica riunita al congresso, a suggerire cautela alle persone colpite da SM che richiedono il trattamento per la CCSVI: i primi risultati ottenuti devono essere confermati ed estesi in ampi studi clinici ben disegnati e multicentrici.

 

Mentre il ritmo di questo processo può sembrare lento, è però fondamentale per produrre la risposta migliore per le persone affette da SM in tutto il mondo: è necessario procedere con rigore scientifico.
Il professor Robert Zivadinov, intervistato da un gruppo di giornalisti durante la presentazione del suo lavoro ha detto ‘lo sforzo economico a supporto della ricerca sulla Sclerosi Multipla è oggi rivolto alle aree di ricerca tradizionali, io mi sono impegnato nel mio paese a lavorare con le associazioni e le istituzioni perché l’area di ricerca della CCSVI e SM venga finanziata e gli studi possano essere estesi e completati in totale trasparenza’. Ed è con un messaggio simile che ha concluso il suo intervento il professor Zamboni dopo l’intenso confronto con la comunità scientifica e medica dell’AAN -se oggi sono qui a presentare la mia ricerca è perché nutro la speranza che voi mi possiate aiutare a rispondere alle domande ancora aperte-

 

Lista dei titoli delle presentazioni del gruppo del professor Zamboni e del professor Zivadinov al American Academy of Neurology Toronto, aprile 2010- CCSVI

 

Session: Multiple sclerosis and Magnetic Resonance

• Guy U. Poloni, Buffalo, NY, Paolo Zamboni, Ferrara, Italy, Mark Haacke, Detroit, MI, Stefano Bastianello, Pavia, Italy, Michael G. Dwyer, Niels Bergsland, Claudiu Schirda, David Wack, Christopher Magnano, Bianca Weinstock-Guttman, Buffalo, NY, Fabrizio Salvi, Ferrara, Italy, David Hojnacki, Robert Zivadinov, Buffalo, NY Quantitative Venous Vasculature Assessment on Susceptibility-Weighted Imaging Reflects Presence of Severe Chronic Venous Insufficiency in the Brain Parenchyma of Multiple Sclerosis Patients. A Case-Control Study

 

Poster

• Magnano C, Schirda C, Weinstock-Guttman B, Hojnacki D, Bergsland N, Kennedy C, Reuther J, Brooks C, Dwyer MG, Zivadinov R: Cine Cerebrospinal Fluid Imaging in Multiple Sclerosis. A Case-Control Study.14 Apr, Poster Session III: Multiple Sclerosis and Related Diseases: MRI/Technique.
• Zamboni P, Menegatti E, Weinstock-Guttman B, Dwyer MG, Schirda C, Malagoni AM, Hojnacki D, Kennedy C, Carl E, Bergsland N, Magnano C, Bartolomei I, Salvi F, Zivadinov R : Hypoperfusion of Brain Parenchyma Is Strongly Associated with the Severity of Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency in Patients with Multiple Sclerosis. 14 Apr, Poster Session III: Multiple Sclerosis and Related Diseases: MRI/Technique
• Dwyer MG, Zamboni P, Haacke EM, Menegatti E, Weinstock-Guttman B, Schirda C, Malagoni AM, Hojnacki D, Kennedy C, Carl E, Bergsland N, Hussein S, Heininen-Brown M, Bartolomei I, Salvi F, Zivadinov R: Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency and Iron Deposition on Susceptibility-Weighted Imaging in Patients with Multiple Sclerosis. 14 Apr, Poster Session III: Multiple Sclerosis and Related Diseases: MRI/Technique
• Schirda C, Zamboni P, Magnano C, Lindzen E, Wack D, Weinstock-Guttman B, Ramasamy D, Carl E, Hojnacki D, Kennedy C, Dwyer MG, Bergsland N, Cox JL, Salvi F, Zivadinov R: Objective Quantification of Cerebrospinal Fluid (CSF) Flow Rate in Cerebral Aqueduct in Patients with Multiple Sclerosis. 14 Apr, Poster Session: Integrated Neuroscience: Multiple Sclerosis Imaging
• Zivadinov R, Marr K, Ramanathan M, Zamboni P, Benedict RRHB, Cutter G, Kennedy C, Elfadil M, Hojnacki D, Munschauer F, Reuther J, Brooks C, Hunt K, Andrews M, Weinstock-Guttman B: Combined Transcranial and Extracranial Venous Doppler Evaluation (CTEVD Study). Description of the Design and Interim Results of an Epidemiological Study of the Prevalence of Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency in MS and Related Diseases. 15 Apr, Poster Session VI: Multiple Sclerosis and Related Diseases: Clinical Trials