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27/10/2014

Legge di Stabilità 2015: le principali disposizioni di interesse per le persone con disabilità e sclerosi multipla

Notizie buone e meno buone per il non profit dal testo finale: aumenta il tetto delle deduzioni e delle detrazioni, innalzato e stabilizzato anche il 5x1000. Ma ci sono anche tagli ai fondi per il sociale. L’analisi del nostro Osservatorio

Aumenta il tetto delle detrazioni e deduzioni per erogazioni liberali alle Onlus, viene alzato il tetto del 5x100 e stabilizzato dal 2015. Ma ci sono anche forti tagli al fondo per il sociale.

Procede l’iter di approvazione della nuova Legge di Stabilità 2015: dopo la firma del Presidente della Repubblica è arrivato il testo finale che, insieme alla legge del bilancio dello Stato, rappresenta una delle principali norme previste dall’ordinamento giuridico italiano per regolare tre anni di vita economica dell’Italia.

Molte le disposizioni di interesse e molti i fronti da presidiare e monitorare per rappresentare e tutelare i diritti delle persone con disabilità, facendosi portavoce dei loro bisogni.

La Legge di Stabilità 2015 contiene elementi positivi per il rilancio delle politiche sociali ma anche misure preoccupanti che potrebbero ulteriormente deteriore il sistema di welfare già messo a dura prova.

Tra le positività vi sono lo stanziamento di importanti risorse per la riforma del Terzo Settore (50 mln per il 2015, 140 mln per il 2016 e 190 mln a decorrere dal 2017) e le erogazioni liberali alle Onlus in quanto aumenta il tetto delle detrazioni e deduzioni per erogazioni liberali in favore di Onlus ed iniziative umanitarie, portandolo da 2.065 a 30.000 euro 

Tema centrale è poi certamente il 5 per mille ed il raggiungimento di due importanti obiettivi: l’innalzamento del tetto per l’assegnazione delle risorse pari a 500 milioni e la stabilizzazione dell’ istituto a decorrere dall’esercizio finanziario 2015. Questo risultato è un importante successo per tutte quelle associazioni, tra le quali AISM in prima linea, che da anni combattono su questo tema.

Le associazioni della disabilità fanno invece fronte comune contro i tagli ai fondi per il sociale. Sono infatti previsti 300 milioni al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali a decorrere dal 2015 - da cui va dedotta la quota statale, con un residuo presunto intorno ai 260 milioni di cui 100 vincolati ai servizi socio educativi per la prima infanzia - contro i 317 (non vincolati) del 2014 mentre al Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza sono destinati 250 milioni contro i 350 milioni del 2014.

Unica nota positiva su questo fronte è la trasformazione delle risorse per il sociale in fondi strutturali – e quindi stabili – che non saranno soggetti a rinegoziazioni ogni anno.

 

Il taglio dei fondi sociali rappresenta una grande criticità che compromette sia l’avvio di politiche innovative ed inclusive che l’impegno del Governo rispetto al Programma di azione per i diritti delle persone con disabilità.

 

In questi giorni FISH – di cui AISM fa parte – ed altre organizzazioni delle persone con disabilità sono state convocate al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali proprio per discutere sul tema del finanziamento dei fondi, senza però raggiungere un intesa.

 

Le richieste di FISH ( che continuerà a mantenere la massima attenzione sulle azioni del Governo e che non esclude un eventuale  mobilitazione di piazza se le risorse per la disabilità continueranno ad essere concepite come una spesa e non come un investimento ) e degli altri rappresentanti del mondo della disabilità si fanno ancora più forti e urgenti: aumento dei fondi per il sociale – la posizione espressa da FISH è che il Fondo per le Non autosufficienze debba essere portato, nel giro di tre anni, ad un miliardo di euro e che analoga sorte debba essere prevista anche per il Fondo per le Politiche Sociali – e costituzione del tavolo di lavoro per l’elaborazione di un Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, finalizzato all’assistenza domiciliare, alla libera scelta del paziente e al riconoscimento giuridico ed economico del caregiver.