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Terapie alternative e complementari

 

Le terapie complementari sono quelle terapie non convenzionali che possono affiancare le terapie ufficiali, in altre parole possono essere utilizzate in associazione con la medicina convenzionale; altro termine invece è quello di terapie alternative quando il trattamento non convenzionale è impiegate in sostituzione della medicina ufficiale.
In generale è l’insoddisfazione nei riguardi della medicina tradizionale, la necessità di un rapporto «diverso» con il terapeuta, la voglia di cercare attivamente soluzioni per la propria salute, la convinzione che non ci siano rischi e che a provare non si perda nulla, che spinge una  persona con patologia cronica come la SM a rivolgersi alle «terapie alternative o complementari».

Cosa sono le «terapie non convenzionali»? In generale, esse comprendono una varietà di farmaci, supplementi dietetici, regimi alimentari, tecniche di meditazione, esercizi fisici, modifiche dello stile di vita: trattamenti di varia origine, derivati da discipline e tradizioni diversissime. Sempre in generale, includono trattamenti per i quali non si dispone di prove scientifiche di sicurezza ed efficacia contro patologie o sintomi specifici e che vengono utilizzati, di solito, senza una particolare relazione con la malattia in atto. Per spiegare l’efficacia, almeno soggettiva, di queste tecniche, la medicina tradizionale parla di solito di «effetto placebo», cioè beneficio, percepito o anche reale, causato dal sapere di ricevere un trattamento, piuttosto che dal trattamento in sé. Negli USA, un terzo della popolazione risulta essersi affidato almeno una volta alla medicina alternativa; la stessa percentuale vale tra le persone con SM.

 

Le terapie complementari sono sicure?

Molte persone le utilizzano perché credono che siano prive di effetti collaterali e che quindi il loro utilizzo sia  innocuo. Tuttavia, a differenza dei trattamenti medici convenzionali, che sono accuratamente testati e attentamente regolamentati, la maggior parte delle terapie complementari non sono state sottoposte a studi scientifici. Se alcune possono essere completamente sicure, altre possono effettivamente costituire rischi significativi.

 

Le persone che stanno prendendo in considerazione di avvicinarsi a questo tipo di terapia dovrebbe tenere presente alcune regole per non correre rischi.

•  Ricordate che la situazione di malattia può rendervi vulnerabili, anche se normalmente vi considerate persone razionali e critiche

•  Assicuratevi che chi vi praticherà il trattamento alternativo conosca la SM e le sue terapie ufficiali

•  Informatevi sui rischi del trattamento («naturale» non sempre è sinonimo di «innocuo»)

•  Chiedete con esattezza il suo costo

•  Ricordate che la SM è estremamente variabile e che le remissioni spontanee sono frequenti; quindi è molto difficile valutare l’efficacia di un trattamento in una singola persona e al di fuori di uno studio condotto con criteri scientifici

•  Parlatene col vostro medico

Non abbandonate le terapie tradizionali

•  Diffidate di «formule segrete», pagamenti in anticipo, pubblicità sui mass media.

 

 

Bibliografia

Nicola Canal, Angelo Ghezzi, Mauro Zaffaroni Sclerosi multipla. Attualità e prospettive, p.528, 2011, Elsevier a cura di Jack S. Burks,Kenneth P. Johnson Multiple sclerosis: diagnosis, medical management, and rehabilitation, p. 598, 2000, Edizioni Demos

 

Ultimo aggiornamento agosto 2018