FOCUS CONVEGNO FISM: PILLOLE DI RICERCA
SEZIONE “STOP”: bloccare la sclerosi multipla: dalle cellule staminali ai farmaci neuroprotettivi
Gli sforzi per capire come contrastare la progressione del danno proseguono su più fronti, con la ricerca di farmaci che siano in grado di entrare nel sistema nervoso per recuperare la perdita della mielina e proteggere le cellule nervose e all'inizio del 2023, Martino ha pubblicato sulle pagine di Nature Medicine uno studio - finanziato anche da AISM e la sua fondazione FISM - che mostra come le cellule staminali neurali (i precursori dei neuroni e delle cellule della glia) sono sicure nelle persone con SM con forme progressive di malattia e che potrebbero avere un ruolo neuroprotettivo.
Gianvito Martino «Sono solo ipotesi per ora anche se supportate da alcuni dati significativi, nel futuro prossimo vorremmo avviare una nuova sperimentazione per testare appunto l'efficacia delle staminali neurali».

SEZIONE “RESTORE”: riabilitazione ed esercizio fisico aiutano a sentirsi bene
Oggi è dimostrato che movimento fisico e riabilitazione hanno un impatto favorevole nel prevenire il peggioramento e sostenere un migliore andamento della malattia. Dalle ricerche emerge che il movimento fisico è in grado di aumentare la plasticità, la resilienza cerebrale e di indurre fenomeni di neuroprotezione e di recupero della funzione motoria e cognitiva.
Dalla ricerca sta emergendo una seconda novità importante: la riabilitazione non ha solo effetti neuroprotettivi ma anche anti-infiammatori: la riabilitazione quindi non solo integrerebbe ed estenderebbe gli effetti della terapia farmacologica alla protezione cerebrale, ma aiuterebbe anche la terapia anti-infiammatoria nell’esercitare la sua funzione.
Diego Centonze «Associare un’azione antinfiammatoria e quindi indirettamente neuroprotettiva del farmaco con un’azione più direttamente neuroprotettiva prodotta dalla riabilitazione è oggi la scelta vincente. Con una sottolineatura fondamentale: come i farmaci anche la riabilitazione deve essere iniziata prima possibile.»

SEZIONE “END”: la ricerca sui fattori di rischio e i “nostri percorsi” per la prevenzione e la cura della sclerosi multipla
L’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 individua come prima priorità della ricerca sulla sclerosi multipla dei prossimi anni la cosiddetta “prevenzione primaria”, ossia l’impegno a indagare sulle cause e i fattori di rischio come precondizione per sviluppare la prevenzione della SM e di altre patologie correlate prima che si manifestino e per l’individuazione di una cura risolutiva. Luca Battistini «Dal punto di vista della ricerca preclinica prettamente immunologica - spiega - stiamo lavorando per capire come EBV e disbiosi della flora intestinale influenzino il sistema immunitario e finiscano per dare un contributo importante
nell’eziopatogenesi della SM».

Per maggiori informazioni vai sul sito www.aism.it, puoi trovare tutti gli approfondimenti sul Convegno FISM.