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14/09/2016

12.6 milioni di Euro assegnati a 3 progetti di ricerca sulle forme progressive di sclerosi multipla

La ricerca italiana è da 10 e lode: tra i vincitori del Bando con un gruppo di ricerca coordinata da Gianvito Martino, ricercatore dell’Istituto Neurologia Sperimentale del San Raffaele


Nella foto: la conferenza stampa di presentazione dei vincitori del Bando Collaborative Network Award della Progressive MS Alliance, che ha avuto luogo il 15 settembre 2016 a Londra. Da sinistra Caroline Sincock, persona con SM e membro del Comitato Scientifico PMSA; Francisco Quintana - Brigham and Women's Hospital (USA); Gianvito Martino - Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano; Douglas Arnold - McGill University (Canada), Alan Thompson - Presidente del Comitato Scientifico PMSA.

15 Settembre 2016, Londra, Regno Unito. L'International Progressive MS Alliance (PMSA) - una collaborazione a livello mondiale focalizzata sulla ricerca per le forme progressive di sclerosi multipla di cui la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla è tra i fondatori e principali finanziatori - ha assegnato il suo terzo Bando di ricerca, il Collaborative Network Award’ per un investimento complessivo di € 12.600.000: 4,2 milioni di euro a ciascun vincitore.

 

Il Bando è stato assegnato alle tre reti di ricerca globali di eccellenza che hanno lavorato insieme e dimostrato il potenziale per fare progressi cruciali nella comprensione della sclerosi multipla progressiva e arrivare ad un trattamento per un milione di persone in tutto il mondo con forme progressive di SM, 25 mila solo in Italia, ancora orfane di cura.

 

«L’eccellenza della ricerca italiana sulla SM, al cui sviluppo l’Associazione Italiana SM attraverso la sua Fondazione ha contributo in maniera significativa negli anni, è stata premiata» dichiara il professor Battaglia presidente della Fondazione e membro dell’Executive Committee della Progressive MS Alliance.

L’Italia è uno dei tre vincitori al Bando con un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

 

Il progetto italiano è  “BRAVEinMS - Bioinformatica e riprogrammazione di cellule staminali per lo sviluppo di una piattaforma in vitro per scoprire nuovi trattamenti per la SM progressiva ” e prevede la collaborazione 13 gruppi di ricercatori provenienti da 8 Centri di ricerca di tutto il mondo. Il bando di 4,2 milioni di euro ha una durata di 4 anni.

 

«In quattro anni – spiega Martino– vogliamo arrivare a identificare con buona sicurezza almeno una molecola che possa essere sperimentata come trattamento per la forma progressiva di SM, ad oggi priva di cure, e garantire a tante persone una vita migliore, meno segnata dalla disabilità che continua ad aggravarsi. Cerchiamo, in particolare, molecole con capacità neuro protettive e rimielinizzanti. Cerchiamo, insomma, molecole capaci di proteggere il neurone danneggiato dalla SM e, possibilmente, di riattivare la capacità degli oligodendrociti delle persone con SM progressiva di produrre nuova mielina».

 

«BRAVEinMS vuole anche verificare se queste molecole ad attività neuroprotettiva e rimielinizzante si “nascondano” tra farmaci già autorizzati per l’uso nell’uomo ma in malattie diverse dalla SM. Un risultato positivo in questo senso aprirebbe la strada al “riposizionamento” di una molecola da una malattia all’altra». Come sottolinea Marco Salvetti, ricercatore del CENTERS, un centro di ricerca clinica sul riposizionamento di farmaci, fra i Progetti Speciali della FISM, «riposizionare un farmaco consente di ridurre i tempi e i costi della ricerca perché la sicurezza sull’uomo è, in gran parte, già nota e molte delle verifiche necessarie non devono essere ripetute».

 

Il gruppo internazionale di ricerca. Oltre al gruppo americano di Sergio Baranzini dell’University of San Francisco in California che ha messo a punto il sistema bioinformatico, altri due centri italiani collaboreranno al progetto. Il primo è quello che nell’acronimo CENTERS che racchiude diversi gruppi di ricerca sparsi in tutto il nostro paese: Maria Pia Abbracchio e Ivano Eberini dell’Università di Milano, Cristina Agresti dell’Istituto Superiore di Sanità, Stefania Olla, del Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR) e Marco Salvetti della Sapienza Università di Roma. Al secondo centro italiano, in realtà una azienda farmaceutica, l’Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare, IRBM di Pomezia, appartiene il gruppo di ricerca di Vincenzo Summa.

 

Al network, inoltre, partecipano il gruppo canadese di Jack  Antel (McGill University, Montreal) il gruppo condotto da Tania Kulmman (Università di Muenster, Germania), il gruppo di Frauke Zipp (Università di Mainz, Germania), quello di Norbert Goebels (Università di Dusseldorf, Germania e il gruppo di Anne Marie Baron Van Evercooren e Brahim Nait Oumesmar (UniversitèPierre Marie Curie, Hopital Pitié- Salpêtrière, Francia). Una collaborazione di 13 gruppi di ricerca provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti

 

 

SM progressiva
La sclerosi multipla progressiva è una condizione cronica che interrompe il flusso di informazioni all'interno del cervello e del corpo, ed è una forma di malattia che peggiora nel tempo. Ogni giorno, la progressione della SM priva le persone di qualcosa: visione, capacità cognitive, mobilità, capacità di lavorare e indipendenza personale. La SM si trova in ogni Paese in cui sono stati condotti gli studi, e più di 2,3 milioni di persone nel mondo attualmente convivono con la malattia; oltre 1 milione di persone hanno una forma progressiva di SM. In Italia si stimano 25 mila persone con la forma progressiva di sclerosi multipla.

 

Collaborazioni e investimenti per far avanzare la ricerca sulla SM progressiva
L'Alleanza è la collaborazione a livello mondiale delle principali associazioni SM  prima fra tutte la Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che finanzia gli sviluppi nel campo della ricerca sulla SM progressiva, comprese le terapie modificanti la malattia e il trattamento dei sintomi.

 

Il Collaborative Network Award è un Bando pluriennale con un finanziamento significativo per alimentare i network di ricercatori e istituzioni che hanno lavorato insieme e dimostrato il potenziale per fare progressi cruciali nella comprensione e nel trattamento della SM progressiva.

 

Per arrivare ai tre progetti vincitori del ‘Collaborative Network Award’, il viaggio è iniziato nel 2014, quando l’Alleanza ha finanziato 21 progetti di ricerca innovativi con il Bando Challenge Award. Nel 2015, l’alleanza ha finanziato altri 11 progetti con un Bando che ha portato ricercatori di tutto il mondo, specializzati in aree scientifiche diverse, a lavorare insieme per superare le barriere nella ricerca sulla SM progressiva (Collaborative Network Planning Grants). Quasi 23 milioni di Euro sono stati investiti globalmente nella ricerca sulla SM progressiva.

 

 

I Collaborative Network Awards sono mirati ad accelerare i progressi in:

1) Programmi di sviluppo di farmaci per identificare e validare target molecolari e cellulari e per lo screening di candidati farmacologici che possono essere farmaci riposizionati  o nuovi farmaci utilizzati per la prima volta nell’uomo;

2) La scoperta, lo sviluppo e la validazione di nuovi o già esistenti biomarcatori biologici o di imaging;

3) Avvio di studi clinici ‘proof of concept’ che comprendono, ma non si limitano a studi di rimielinizzazione, neuroprotezione e potenziamento della plasticità neurale.

 

Gli 11 progetti selezionati nel 2015 con il Bando ‘Planning’ sono stati incoraggiati ad applicare al Collaborative Network Award nel 2016.

 

La collaborazione globale per affrontare le principali richieste della SM
Fino al 65% di coloro che vivono con la SM recidivante-remittente svilupperà la SM secondariamente progressiva, e il 15% presenta una diagnosi di sclerosi multipla primariamente progressiva sin dall'inizio, rendendo necessari come priorità sia la collaborazione e sia l'accelerazione del ritmo della ricerca globale per arrivare a sconfiggere la SM. I tre progetti che hanno vinto il Collaborative Network Award si concentreranno sulle priorità chiave per trovare velocemente le risposte relative al trattamento della sclerosi multipla progressiva.

 

I progetti vincitori del Collaborative Network Award

Progetto 1

Titolo: Un biomarcatore di risonanza magnetica per la progressione di disabilità da usare nei trial clinici -An MRI biomarker for disability progression for use in clinical trials-

L'obiettivo generale di questo progetto è quello di sviluppare marcatori di risonanza magnetica di nuova generazione di progressione della malattia clinica nella SM progressiva da essere utilizzati come misure di outcome in studi clinici iniziali di fase 2.

Ricercatore principale: Douglas Arnold, McGill University (Canada) in collaborazione con 16 gruppi di ricerca provenienti va varie parti del mondo

 

Progetto 2

Titolo del Progetto: Bioinformatica e riprogrammazione di cellule staminali per lo sviluppo di una piattaforma in vitro per scoprire nuovi trattamenti per la SM progressiva(BRAVEinMS) -Bioinformatics and cell reprogramming to develop an in vitro platform to discover new drugs for progressive multiple sclerosis (BRAVEinMS)-

L'obiettivo di questo progetto è la costruzione di un innovativo sistema di selezione in vitro di molecole candidate a diventare terapia per le forme progressive di sclerosi multipla, attraverso l’utilizzo di sistemi bio-informatici e di biologia cellulare per identificare molecole che abbiano un ruolo neuro protettivo e terapeutico rispetto al danno neuronale e possibilmente un ruolo rimielinizzante rispetto al danno che la sclerosi multipla progressiva porta a carico degli oligodendrociti.

Ricercatore principale: Gianvito Martino, Divisione di Neuroscienze dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. In collaborazione con 13 gruppi di ricerca provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti


 

Progetto 3

Titolo del Progetto: Sviluppo Lo sviluppo di una pipeline per la scoperta di nuovi farmaci per la sclerosi multipla progressiva -Development of a drug discovery pipeline for progressive MS

L'obiettivo di questo progetto è quello di stabilire una base strutturale per identificare i meccanismi di patogenesi della malattia e candidati di  farmaci terapeutici per la SM progressiva. Per raggiungere questo obiettivo hanno creato un team multidisciplinare che integra le competenze dell’industria farmaceutica con gruppi di ricerca provenienti da tre Paesi diversi nel mondo.

Ricercatore principale: Francisco Quintana, Brigham and Women's Hospital (USA). In collaborazione con 7 gruppi di ricerca provenienti da Stati Uniti, Canada e Israele. 


 

PMSA
La Progressive MS Alliance è un'iniziativa internazionale senza precedenti che connette le risorse e gli esperti di tutto il mondo per trovare risposte e sviluppare soluzioni per porre fine alla SM progressiva. L'obiettivo dell'Alleanza è quello di accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti per la sclerosi multipla progressiva finanziando la ricerca migliore, ovunque esista. L'Alleanza è gestita dalle Associazioni SM di Stati Uniti, Canada, Italia, Australia e Regno Unito, e Federazione Internazionale SM (MSIF), ampliando il sostegno finanziario e di risorse da queste e altre organizzazioni, come le Associazioni SM di Danimarca e Spagna, Belgio e Olanda.

 

Inoltre, l’Alleanza ha recentemente  promosso un nuovo modello di collaborazione tra Associazioni SM, Accademia e Industria (farmaceutica e biotecnologica) denominato Progressive MS Alliance Industry Forum. Grazie a questa iniziative si potranno condividere  conoscenze , risorse e investimenti finanziari per velocizzare lo sviluppo di terapie per fermare la progressione della malattia.

 

www.ProgressiveMSAlliance.org.