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La fatica da SM ti toglie il fiato?

Momenti particolarmente no. Che conosce bene chi convive con la sclerosi multipla.

Sono quelli raccontati da Enrica, quando dice della fatica che invade tutto.

Sono un esempio, naturalmente, perché ogni storia è diversa. Ma tolgono il fiato.

 

La fatica può comparire già nelle prime fasi della SM, addirittura come primo segnale della malattia. A differenza degli altri sintomi la sua diagnosi e la valutazione clinica sono più difficoltose perché rappresenta uno stato puramente soggettivo e la sua percezione può variare molto, da persona a persona e nel corso della stessa giornata. Il sintomo della fatica è difficile da descrivere e da far comprendere agli altri: non per nulla viene comunemente definito “invisibile” ma è molto frequente e ha un impatto considerevole sulla vita quotidiana. Spesso la fatica da SM viene interpretata dagli altri come svogliatezza, o come depressione, creando notevole disagio, e qualche volta rabbia, perché non è bello essere giudicati pigri e nullafacenti. Quello che è certo è che la fatica interferisce con le attività fisiche e mentali e contribuisce a peggiorare le disabilità già presenti, influendo in modo negativo sulla qualità di vita. La fatica da SM rende infatti più difficile svolgere molti compiti, anche i più semplici, come andare a fare la spesa, uscire a cena, prendersi cura dei bambini, cucinare, mantenere il posto di lavoro, stare al computer. Il suo impatto psicologico non va sottovalutato perché la mancanza di forza rende più arduo divertirsi, peggiorando l’umore. Da qui il rischio di isolamento e solitudine. (da “Fatica e SM”, edizioni AISM, 2016 https://allegati.aism.it/manager/UploadFile/2/20160919_524_diritti.pdf)

 

Sappiamo che il sintomo della fatica è molto difficile sia da comprendere che da gestire o da ridurre. E come tutti gli altri sintomi della SM, per ognuno ha manifestazioni diverse. Rispondendo al nostro questionario, ci aiuterai a capire e a far conoscere questo sintomo, e aiutarci ad aiutare chi ne soffre.

 

Grazie,

la Redazione di SM Italia

Silvia, Manuela e Federica

 

 

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