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29/02/2016

La sclerosi multipla pediatrica: cosa sapere per una diagnosi precoce

I primi sintomi, le differenze rispetto alla SM negli adulti, i fattori di rischio ambientali, come riconoscerla negli under 18. La Gardenia di AISM sostiene la ricerca su questo tipo di SM: dai il tuo contributo con un SMS al 45504

 

Si distinguono due tipi di sclerosi multipla pediatrica, che e si differenziano a seconda dell'età di esordio:

la forma infantile, che colpisce i bambini prima dei 12 anni

la forma adolescenziale – più frequente – che si manifesta tra i 12 e i 18 anni 

 

 

I primi sintomi
Negli adolescenti, la sclerosi multipla si presenta frequentemente con un solo sintomo isolato, proprio come negli adulti. Nei bambini, invece, si osserva spesso (50-70% dei casi) la comparsa contemporanea di più sintomi: segno che la malattia colpisce più aree del sistema nervoso centrale. Inoltre possono presentarsi altri sintomi aspecifici, come cefalea e convulsioni.

 

Differenze rispetto alla SM negli adulti
Rispetto agli adulti, la malattia presenta una maggiore attività infiammatoria, e le ricadute e le lesioni attive (o placche, mostrate dalla risonanza magnetica) sono più frequenti. Le forme di SM che colpiscono i bambini, infatti, sono quasi sempre “a ricaduta e remissione”, per questo hanno un decorso più benigno: comportano, cioè, un accumulo di disabilità più blando e in tempi più lunghi rispetto a quanto avviene nelle persone adulte.

 

Dal 28 febbraio e fino al 13 marzo con numero solidale al 45504 è possibile donare 2 euro da cellulari personali TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali. Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone e TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45504 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

 

Differenze di genere
Mentre nell'adulto la malattia colpisce molto di più le donne degli uomini (l'incidenza è 2 o 3 volte più alta nelle prime), nel bambino, nelle forme con esordio prima della pubertà, ciò non si verifica. La differenza di genere si osserva invece dopo la pubertà: questo fatto è un indizio estremamente interessante del ruolo che possono giocare gli ormoni sessuali, femminili e maschili, nella genesi della malattia.

 

I fattori di rischio ambientali
Alcuni fattori ambientali, interagendo con la predisposizione genetica, sembrano favorire la comparsa della SM Pediatrica. Tra quelli più indagati vi sono:

la carenza di vitamine, in particolare della vitamina D

le infezioni

l'esposizione al fumo passivo

 

Come riconoscere la SM negli under 18
I sintomi della SM Pediatrica sono molto simili a quelli della SM nell'adulto. I più comuni comprendono:

disturbi visivi (calo rapido e significativo della vista, sdoppiamento, offuscamento, movimenti non controllabili dell’occhio)

disturbi delle sensibilità (formicolii persistenti, sensazione di intorpidimento degli arti, perdita di sensibilità al tatto, difficoltà a percepire il caldo e il freddo)

fatica e debolezza (difficoltà a svolgere le normali attività, perdita di forza muscolare)

disturbi intestinali e/o vescicali (stitichezza, incontinenza)

spasticità

disturbi della coordinazione (atassia) e tremore

disturbi del linguaggio (disartria)

disturbi cognitivi

depressione

 

Nei bambini sotto i 12 anni, però, la malattia può presentarsi anche con altri sintomi, meno specifici e caratteristici:

cefalea

convulsioni

sonnolenza o letargia

alterazioni dello stato di coscienza non associate a febbre

disturbi del comportamento

 

Questi disturbi sono comuni ad altre malattie demielinizzanti che, come la SM, attaccano la mielina (la sostanza che, come una guaina, riveste i neuroni). In particolare, sono presenti nella encefalomielite acuta disseminata (ADEM): in questi casi, si parla di esordi simil-ADEM.

 

Quando deve preoccuparsi un genitore

Può essere difficile individuare i sintomi della SM in un giovanissimo, perché i bambini non sempre sono in grado di comunicare i disturbi o di spiegarli con esattezza; tendono ad adeguarsi ai possibili fastidi. Come fare, allora, per distinguere un normale momento di affaticamento da un segnale clinico della SM Pediatrica? Qual è la soglia oltre la quale un genitore deve cominciare a preoccuparsi? Ecco a cosa prestare attenzione.

 

Semplice svogliatezza o reale affaticamento?

Il sintomo dell'affaticamento si distingue dalla normale stanchezza perché è un disturbo persistente, che di solito dura per parecchi giorni, che può comparire anche subito dopo il riposo e che tende ad accentuarsi con l’aumento della temperatura. Il bambino affaticato non mostra interesse neanche per il gioco e per le attività che normalmente fa volentieri.

Spesso, il bambino lamenta anche mal di testa. Quando questi sintomi sono persistenti e accentuati, è bene richiedere una valutazione pediatrica, che potrà indirizzare verso ulteriori accertamenti e ad una eventuale visita specialistica. Se sono associati a confusione, rallentamento mentale o disturbi del comportamento è importante ricorrere rapidamente a una visita specialistica.

 

Perdita dell'equilibrio? Calo improvviso della vista? Difficoltà ad articolare le parole?

I genitori dovrebbero anche prestare attenzione ai disturbi dell'andatura: ovvero se il bambino cammina male, se ha problemi di equilibrio o se muove poco un arto, riferendo di sentirlo addormentato o senza forza. Il formicolio e la diminuzione della sensibilità al caldo e al freddo, di solito nelle mani e nei piedi, possono essere riferiti come dolore. Un altro segnale è il calo improvviso della vista: i bambini di solito dicono di non vedere bene a scuola o mentre guardano la televisione.  Tutti questi episodi si risolvono spontaneamente. In questo casi, bisogna ricorrere velocemente alla visita specialistica.

 

Disturbi dell'attenzione e del linguaggio? Calo del rendimento scolastico?

Mai sottovalutare in un bambino i problemi dell’attenzione e del linguaggio, per esempio la difficoltà improvvisa ad articolare le parole. Un indizio importante può anche essere il calo inspiegato del rendimento scolastico. Questi disturbi devono essere sempre approfonditi, anche se la diagnosi finale può essere diversa dalla SM.