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PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per la sclerosi multipla

 

 

PDTA significa Percorso diagnostico terapeutico assistenziale. Per chi affronta una malattia, soprattutto cronica, già prima della diagnosi si presentano esigenze e bisogni variabili nel tempo. Per trovare le risposte spesso bisogna riferirsi a moltissimi soggetti come l’Ospedale, il Medico di medicina generale, i servizi sociali, le ASL. In questo contesto, è facile sentirsi disorientati: a chi posso rivolgermi? Cosa posso fare ora? Chi sono le figure di riferimento?

 

Il PDTA nasce proprio con l’obiettivo di delineare il miglior percorso di cura e assistenza per una specifica malattia, seguendo l’evolvere delle esigenze della persona in tutte le sue fasi di vita e di decorso.

 

«Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le persone con SM [...] non consiste solo in un percorso sanitario, o per lo meno in maniera esclusiva. Per una patologia come la SM è un progetto di vita, e per la società  un investimento per il bene comune, verso la SM ci vuole un approccio globale».
Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM.

 

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Il PDTA è strumento, fondamentale per migliorare la presa in carico delle persone con sclerosi multipla, per garantire percorsi integrati e personalizzati di cura, per dare concretezza ai diritti e dignità alle persone. Una corretta presa in carico globale della persona con SM si basa sull’esigenza di integrazione ed interazione tra ospedale e territorio, con la definizione di percorsi specifici che garantiscano continuità della cura, dell’assistenza e della centralità della persona. I Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA), strumenti fondamentali per garantire alle persone con SM una presa in carico socio sanitaria globale e integrata da parte degli enti preposti.

 

Non a caso i PDTA sono al primo punto dell’Agenda della sclerosi multipla 2020, che l’AISM ha lanciato per tradurre in azioni concrete i principi sanciti nella Carta dei diritti

 

La realizzazione del video è stata possibile grazie al contributo incondizionato di Biogen Italia S.r.l.

 

Ultimo aggiornamento dicembre 2019