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14/10/2012

Contrassegno europeo: finalmente l’Italia si adegua

 

I Comuni italiani hanno tre anni per uniformare il sistema del contrassegno agli standard europei. Un importante passo avanti per il diritto alla mobilità.

 

Finalmente anche l’Italia, a partire dal 15 settembre 2012, adotta il contrassegno unico europeo, introdotto dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo 98/376/CE. La raccomandazione, ben 14 anni fa, prevedeva già un modello comunitario unico di contrassegno, che poteva essere utilizzato in parallelo con i contrassegni rilasciati negli Stati membri, così che tutte le persone disabili, cittadini europei, potessero spostarsi liberamente con il loro veicolo e potessero usufruire dei parcheggi e dei servizi riservati nei Paesi dell’Unione. Questo importante passaggio obbliga i Comuni italiani ad adeguarsi entro tre anni e quindi a rilasciare in tutt’Italia un contrassegno uguale per tutti, utilizzabile anche negli altri Paesi comunitari. Chi è già in possesso del contrassegno ne potrà chiedere la sostituzione.

 

Questa norma risolverà quindi, almeno in parte le numerose questioni legate al contrassegno: d’ora in avanti ci si potrà spostare più tranquillamente anche da un comune ad un altro ed usare i parcheggi riservati, senza temere che il Comune dove ci si reca non riconosca il nostro contrassegno emesso da altro ente.

 

È un importantissimo passo avanti, che dovrà svilupparsi in modo da rendere il contrassegno riconoscibile anche ad esempio dalle telecamere e dai così detti “varchi elettronici”: attualmente in molte città italiane l’accesso alle ZTL ed nelle corsie dei pullman è regolato appunto da sistemi di rilevazione elettronici o da sistemi video ed è necessario telefonare il Comune, prima di accedere in tali zone, per avvisare e far registrare il numero di targa  da collegare al contrassegno. Sarà quindi importante che si sviluppino ad esempio sistemi per il riconoscimento anche di un chip unico, inserito nei contrassegni, che venga “letto” da tutti i sistemi automaticamente, così da evitare inutili multe e annosi percorsi poi di contestazione delle stesse. In ogni caso, il contrassegno unico costituisce un tassello indispensabile per uniformare i permessi, e uno strumento imprescindibile per il diritto alla mobilità.

 

Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012 il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR), 30 luglio 2012, n. 151, “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente il regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo codice della strada, in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide.”