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15/12/2010

MSIF Research News dicembre 2010

 

 

Il trattamento combinato di Copaxone e Salirasib attenua l’encefalomielite autoimmune sperimentale
I ricercatori hanno provato la combinazione tra glatiramer acetato e Salirasib (acido farnesil tiosalicilico) nel trattamento dell’encefalomielite sperimentale autoimmune.
Gli autori hanno rilevato un effetto sinergico positivo della combinazione dei due trattamenti, in particolare solo il 22,5% dei topi trattati con i due farmaci ha sviluppato la malattia, rispetto alle percentuali dei topi trattati con placebo (87,5%), con glatiramer acetato (77,5%) e Salirasib (82,5%). Tali risultati sono stati evidenziati dall’elaborazione di dati immunologici, biochimici e di risonanza magnetica oltre ai reperti istologici. Gli autori concludono il lavoro ipotizzando che un tale trattamento di combinazione farmacologica potrebbe  migliorare i risultati clinici in pazienti con SM.
Aizman E, Mor A, Chapman J, Assaf Y, Y. Kloog J Neuroimmunol. 2010 Dic 15, 229 (1-2) :192-203.

 

 
Glatiramer acetato e gravidanza: dati preliminari  
Per le donne con SM che hanno in programma una gravidanza le raccomandazioni attualmente fornite sono di interrompere il trattamento con terapie modificanti la malattia prima del concepimento. Nelle donne con una forma di SM molto attiva, questa decisione potrebbe lasciare le donne con SM esposte a ricadute anche invalidanti. In questa ricerca preliminare sul glatiramer acetato (GA) utilizzato durante la gravidanza, quattordici gravidanze di 13 donne hanno dato alla luce 13 neonati vivi (una gravidanza gemellare), di cui nove erano stati esposti a GA per tutta la durata della gravidanza. Inoltre non si sono evidenziati difetti alla nascita ed il trattamento è stato ben tollerato e nessuna ricaduta si è verificata durante la gravidanza nelle donne che hanno continuato il trattamento. Gli autori suggeriscono che potrebbe essere opportuno in casi selezionati continuare il trattamento farmacologico anche durante la gravidanza, in quelle donne che sono a rischio più elevato, ma che occorrono più dati per stabilire i potenziali rischi.
Salminen HJ, Leggett H, Boggild M.  J Neurol. 2010 Dec; 257 (12) :2020-3.

 

 

Correlazione tra atrofia e disabilità in un modello sperimentale di SM progressiva
L’infezione con il Virus Murino Encefalitico di Theiler (TMEV) provoca una malattia demielinizzante cronica progressiva con caratteristiche cliniche simili alle forme progressive di SM. Gli autori hanno condotto uno studio pilota di risonanza magnetica in 8 topi con la forma simile alla SM e 4 topi sani dimostrando una significativa atrofia sviluppata precocemente in 3 mesi durante il corso della malattia con un picco a 6 mesi, risultante in un allargamento ventricolare del 118%.
I ricercatori hanno osservato una forte correlazione tra atrofia e disabilità accertata attraverso un test che valuta la coordinazione motoria e le capacità di apprendimento (test rotarod). Gli autori ritengono che future ricerche condotte in questo ambito permetteranno la caratterizzazione dei substrati dell’atrofia e del meccanismo responsabile dello sviluppo della neurodegenerazione.
Brain atrophy correlates with functional outcome in a murine model of multiple sclerosis . Pirko I, Johnson AJ, Chen Y, Lindquist DM, Lohrey AK, Ying J, Dunn RS. Neuroimage. 2011 Jan 15;54(2):802-6. Epub 2010 Sep 15.