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29/03/2014

Newsletter MSIF - news dalla ricerca (marzo 2014)

 

Diagnosi, monitoraggio e biomarcatori

Analisi dei cambiamenti dello strato delle fibre nervose retiniche e dello strato plessiforme interno delle cellule gangliari nella SMRR
L’analisi degli occhi di persone con SM permette lo studio della degenerazione assonale. Le cellule gangliari della retina degli occhi e dei loro assoni naturalmente non mielinizzati possono essere valutati in vivo usando la tomografia a coerenza ottica (OCT). Questo studio ha esaminato se c'era una progressiva neurodegenerazione negli occhi di persone con SM recidivante remittente (SMRR) senza infiammazione clinicamente evidente (senza una storia pregressa di neurite ottica o con una precedente neurite ottica ma con infiammazione avvenuta almeno sei mesi prima dell'inizio dello studio). L’OCT è stata utilizzata per misurare lo spessore dello strato delle fibre nervose retiniche (RNFLT) e lo spessore dello strato plessiforme interno delle cellule gangliari (GCIPT). 93 persone sono state sottoposte a scansione in due visite. Da questi dati, sono stati analizzati i cambiamenti di RNFLT e di GCIPT nel tempo nel tempo trasversalmente e longitudinalmente. Sono state valutate la relazione tra RNFLT/GCIPT e la durata della SM.

I risultati hanno mostrato che la perdita progressiva di RNFLT e GCIPT avviene anche in assenza di una evidente infiammazione clinica negli occhi di persone con SMRR Sono state osservate più anomalie oculari significative nelle misure GCIPT rispetto a quelle RNFLT sia negli occhi senza neurite ottica che con neurite ottica. La perdita neuronale progressiva, in assenza di infiammazione clinicamente evidente, suggerisce un ruolo significativo della neurodegenerazione nella SMRR. Ciò evidenzia la necessità di nuove terapie per concentrarsi sulla rimielinizzazione e sulla neuroprotezione, oltre che la riduzione dell’'infiammazione e le ricadute.
Tracking changes over time in retinal nerve fiber layer and ganglion cell-inner plexiform layer thickness in MS. Narayanan D, Cheng H. Mult Scler. 2014 Mar 17. [Epub ahead of print]

 

Trattamento, terapie e gestione della malattia

Studio prospettico del passaggio di trattamento da natalizumab a fingolimod nella SM
In questo studio di coorte osservazionale multicentrico, i ricercatori hanno analizzato l'efficacia e la sicurezza del passaggio da natalizumab a fingolimod in 333 persone con sclerosi multipla, dopo una media di 31 infusioni di natalizumab. L’obiettivo principale è stata la comparsa di ricadute SM durante il periodo di sospensione tra i due farmaci (periodo washout–WP) o durante il periodo di follow-up di sei mesi dopo l'avvio al fingolimod. Hanno riscontrato che il 27% delle persone hanno avuto ricadute durante il periodo WP. Un periodo washout minore di tre mesi era associato con un minor rischio di ricadute. Le persone che avevano interrotto il natalizumab, per scarsa tolleranza o per mancanza di efficacia, presentavano un maggior rischio di ricadute. Il 20% di persone ha avuto ricadute durante i primi sei mesi di trattamento con fingolimod. Il 3% delle persone ha interrotto il fingolimod a causa di problemi di efficacia, di tolleranza o di aderenza al trattamento. Questi risultati indicano che il passaggio da natalizumab a fingolimod è stato associato con un rischio di riattivazione della malattia durante il periodo WP o subito dopo l'inizio del trattamento con fingolimod. Idealmente il periodo di washout dovrebbe essere inferiore a tre mesi.
Switching from natalizumab to fingolimod in multiple sclerosis: a French prospective study
Cohen M, Maillart E. JAMA Neurol. 2014 Feb 24. doi: 10.1001/jamaneurol.2013.6240. [Epub ahead of print]

 

Trattamento, terapie e gestione della malattia

Valutazione della risposta al glatimer acetato in persone con SMRR
Questo studio longitudinale prospettico ha analizzato se un sistema di punteggio precedente (basato su nuove lesioni attive alla risonanza magnetica, ricadute e progressione della disabilità sostenuta, e predetta progressione della disabilità nel tempo) può essere utilizzato per persone con SM trattate con glatiramer acetato. Questo studio ha incluso 151 persone con SM recidivante remittente (SMRR). I punteggi sono stati basati sull’attività clinica e di risonanza magnetica dopo un anno di trattamento e variavano da zero a tre. Hanno osservato che le persone con un punteggio ≥ 2 e con attività clinica (con o senza attività alla risonanza) durante il primo anno di trattamento avevano un aumentato rischio di attività clinica continua nei successivi due anni. Gli autori suggeriscono che queste persone potrebbero essere candidate per un cambiamento terapeutico precoce con altri farmaci che possono essere più efficaci.
Evaluating the response to glatiramer acetate in relapsing-remitting MS (RRMS) patients
Río J, Rovira A. Mult Scler. 2014 Mar 12. [Epub ahead of print]

 

La ricerca sulla SM e sulla qualità della vita

Analisi dell’associazione tra i maggiori stress della vita e lo sviluppo della SM
Il possibile ruolo dello stress psicologico nell'eziologia e nella progressione della sclerosi multipla è stato discusso per decenni. È stato suggerito che i principali eventi stressanti possono in qualche modo causare danni al sistema nervoso centrale (SNC) o provocare disfunzioni del sistema immunitario, che potrebbe portare allo sviluppo della SM. È stato anche ipotizzato che lo stress può indurre una rottura della barriera emato-encefalica, con conseguente entrata cellule T nel SNC e sviluppo della SM. Questo studio ha esaminato l'associazione tra i maggiori eventi di vita stressanti e lo sviluppo della sclerosi multipla utilizzando la morte di un figlio o di un coniuge, o il divorzio, come indicatori di grave stress per testare queste teorie. Due coorti sono state create sulla base di tutti gli uomini e le donne danesi nati tra il 1950 e il 1992. Uno studio di coorte era composta da tutte le persone che sono diventati genitori tra il 1986 e il 2010 e una seconda coorte era costituita da tutte le persone che si sono sposate tra il 1968 e il 2010. Entrambe le coorti sono stati seguite per lo sviluppo di SM tra il 1982 e il 2010. Gli autori hanno quindi esaminato l'associazione tra i principali eventi di vita stressanti e il rischio di sclerosi multipla. I risultati hanno mostrato che i genitori che avevano subito la perdita di un figlio non hanno avuto un insolito rischio di sclerosi multipla rispetto ai genitori che non vissuto questa esperienza. Le persone divorziate o vedove non presentavano un aumento del rischio di SM rispetto alle persone sposate dello stesso sesso. Pertanto, questo studio non conferma alcuna associazione tra eventi di vita stressanti e il conseguente rischio di sviluppare la SM.
Major stressful life events in adulthood and risk of multiple sclerosis. Nielsen NM, Bager P.J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2014 Mar 7. doi: 10.1136/jnnp-2013-307181. [Epub ahead of print]

 

La ricerca sulla SM e sulla qualità della vita

Misure di outcome da utilizzare in studi sull’esercizio fisico per la SM
Un gruppo di esperti internazionali, provenienti da una vasta gamma di discipline, si sono incontrati per discutere le misure di outcome nella SM con lo scopo di raccomandare un insieme di misure di outcome da utilizzare in studi riguardanti l’esercizio fisico nella SM. È stato dimostrato che l'esercizio fisico è una strategia di trattamento non farmacologico, sicuro,  per le persone con SM che può portare a molti benefici per la salute, tra cui miglioramenti nella forza muscolare, nella funzionalità fisica e psicosociale e nella qualità della vita. Sono state identificate un centinaio di categorie della International Classification of Function Core Sets for MS e, di queste, 57 sono state considerate come probabili/potenzialmente passibili di essere modificate da esercizio fisico e sono state raggruppate in sette gruppi principali.
Le misure di outcome raccomandate dal gruppo di esperti sono una combinazione di misure di outcome e comprendono la Scala Modified Fatigue Impact (IFM) o la Fatigue Severity Scale (FSS) per l'energia e la capacità di sostenere l’esercizio, il Test 6-Minute Walk t (6MWT) per la tolleranza all'esercizio, il Timed Up and Go (TUG) per la funzione muscolare e il movimento, la Scala Multiple Sclerosis Impact (MSIS-29) o la Multiple Sclerosis Quality of Life-54 Instrument (MSQoL54) per la qualità della vita, e misure oggettive tra cui l’indice di massa corporea (BMI) o il rapporto vita-fianchi (WHR) per i rischi della salute associati al grasso corporeo in eccesso. Le misure principali di outcome raccomandate sono valutazioni comunemente utilizzate, che sono relativamente veloci da completare, non richiedono attrezzature specializzate o di formazione e che hanno implicazioni di costo minimo. Utilizzando queste misure fondamentali in future meta-analisi di studi sull’esercizio fisico per la SM, gli studi dovrebbero divenire statisticamente più robusti e quindi avere ripercussioni maggiori sulla pratica clinica.
Core outcome measures for exercise studies in people with MS: recommendations from a multidisciplinary consensus meeting. Paul L, Coote S. Mult Scler. 2014 Mar 17. [Epub ahead of print]