Salta al contenuto principale

11/06/2015

Sclerosi multipla: anche il Veneto adotta il PDTA

Dopo la Sicilia e il Lazio anche nel Nord Est viene adottato il modello di Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale che mette al centro la persona con SM. AISM ha un ruolo di primo piano

 

Dopo la Sicilia e il Lazio anche la Regione Veneto adotta un ‘modello’ di PDTA - Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la sclerosi multipla. È il terzo che vede la luce in Italia.

 

AISM - che ha fatto dei PDTA un punto fondamentale dell'Agenda della SM presentata lo scorso maggio - ha partecipato attivamente, sia nella sua veste nazionale che regionale, alla redazione di questo documento. Non solo, il nuovo PDTA per la SM della Regione Veneto prevede la costituzione di un tavolo regionale permanente sulla SM, cui l’Associazione è ufficialmente chiamata a partecipare in rappresentanza delle persone con SM: sarà questo il modo con cui si potrà costantemente monitorare l’applicazione del percorso a livello delle singole aziende sanitarie locali e dei vari presidi ospedalieri.

 

Il documento inizia dalla presentazione del “percorso ideale” di presa in carico della SM, partendo da una nuova attenzione alla SM pediatrica, alla diagnosi e alla sua comunicazione, alle terapie, alle forme progressive di SM e alla definizione di ulteriori percorsi specifici come quello dedicato alla gestione della gravidanza e del post-partum. Di centrale importanza risultano inoltre essere le parti dedicate alla terapia riabilitativa, all’assistenza protesica e alla presa in carico integrata nei diversi distretti socio-sanitari. Venendo poi al “percorso reale” il PDTA del Veneto presenta la gestione del programma di cura del paziente, descrive quattro livelli di gestione del programma riabilitativo e dedica particolare attenzione all’inserimento lavorativo, alla vita indipendente e agli strumenti di valutazione medico-legale della SM.

 

In materia di accertamento medico-legale e idoneità alla mansione la Regione Veneto – al fine di uniformare la puntuale applicazione della normative e delle procedure –  raccomanda l’utilizzo della Comunicazione tecnico-scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla Sclerosi Multipla elaborata da INPS di concerto e con il patrocinio di AISM e delle Società Scientifiche SIN e SNO e della guida Idoneità alla mansione e Sclerosi Multipla. Orientamenti per i medici del lavoro-competenti elaborata da AISM di concerto e con il patrocinio della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII).

 

«Questo documento – commenta Bandiera ( Direttore Affari Generali AISM) - oltre ad avere un solido impianto tecnico-scientifico e a disegnare un’appropriata presa in carico clinica e socio-assistenziale, ha un taglio molto pratico: pubblica infatti una precisa ricognizione dell’esistente, individuando nomi e cognomi delle varie figure oggi impegnate nel sistema socio-sanitario per dare risposta alle persone con SM. Viene evidenziato così un percorso che rende concreto il modello di percorso. È apprezzabile e innovativo proprio questo taglio operativo, che va dall’ideale al reale, perché in questo modo si vanno a modificare assetti, procedure, dotazioni di personale o strumentali per dare migliori risposte quotidiane alle persone con SM».