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30/09/2021

Progettare il futuro partendo dalle persone

 

Presentato nel corso dell’ultima Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, il progetto di AISM Il PDTA come strumento di umanizzazione e personalizzazione dei percorsi di cura e assistenziali presso la Rete della SM va avanti.

 

Nelle prossime settimane verrà somministrato un questionario ai circa 240 Centri Clinici SM attivi in Italia. Conoscere la situazione di partenza è il primo fondamentale step per poter fare il punto sul modello di presa in carico a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e osservare quanto i sistemi di cura siano attrezzati e riescano a seguire i pazienti attraverso i vari setting (ospedale, territorio, cure primarie) e attraverso le varie specialità e servizi, sanitari e sociali, di cui le persone con SM hanno bisogno.

 

Allo stesso tempo AISM ha avviato un’altra componente del progetto – in collaborazione con il Centro Clinico per la SM dell’IRCSS San Martino di Genova – che punta all’elaborazione un modello di PDTA aziendale (Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali) che possa diventare un prototipo adattabile e applicabile anche per altri territori.

 

In questa fase verranno mappati tutti i soggetti che ad oggi erogano servizi alle persone con SM in carico al Centro SM del San Martino, compreso il servizio di riabilitazione ligure e la rete delle Sezioni AISM. Verranno raccolti e analizzati tutti i protocolli utilizzati per la presa in carico delle persone con SM che, una volta rivisti e aggiornati, saranno inclusi nel percorso sperimentale presso il San Martino. Nella fase successiva del progetto la sperimentazione proseguirà in altri 10 centri SM in altrettante regioni.

 

Con questo progetto AISM ribadisce l’importanza della centralità delle persone e della costruzione partecipata delle risposte sanitarie e assistenziali a loro rivolte. L’obiettivo è realizzare un modello di autentico welfare di comunità nel quale i destinatari dei servizi sono contributori attivi.

 

L’iniziativa è ideata da AISM e realizzata anche grazie al contributo non condizionato di Roche.