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07/02/2011

AISM è fortemente coinvolta nella CCSVI

 

Dall’AISM due milioni di euro per la ricerca sulla CCSVI e raccomandazioni ai malati: l’intervento solo nei trial clinici e in centri autorizzati  e con informazioni ben precise dal proprio medico sui rischi dell’operazione.

 

In merito alle dichiarazioni rilasciate dalla Sig.ra Mantovani relativamente ad AISM, l’Associazione che storicamente rappresenta le persone con SM in Italia, desidera precisare che, nel rispetto e nella tutela delle persone con SM ha prestato e presta la massima attenzione all’ipotesi del Prof Zamboni.

 

L'AISM è la realtà che seriamente più di tutti sta portando avanti la ricerca in questo campo al fine di dare risposte certe e concrete alle persone con sclerosi multipla.

 

L’Associazione è impegnata nella realizzazione dello studio epidemiologico multicentrico italiano promosso e finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione sulla correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla. Lo studio è partito e sta procedendo come da protocollo. Ma l’impegno dell’Associazione non si ferma qui, va oltre. L’AISM ha dato la disponibilità a sostenere anche il progetto di ricerca promosso dalla Regione Emilia Romagna che va a verificare l’efficacia dell’intervento di angioplastica nelle persone con sclerosi multipla. AISM è in attesa di ricevere il protocollo definitivo per procedere alla valutazione e seguendo un iter accelerato per il finanziamento.

 

L’impegno di AISM nella ricerca sulla CCSVI ammonta a due milioni di euro. L’unica Associazione e l’unico ente in Italia, oggi, che sta sostenendo la ricerca con un ingente investimento per capire quanto la CCSVI incide sulla SM e quali saranno i benefici dell’intervento. Questo perché non ci sono evidenze scientifiche e l’Associazione deve dare risposte certe alle persone con sclerosi multipla.

 

La comunità scientifica, compreso il prof. Zamboni,  oggi è concorde che la CCSVI non è né la causa, né l’intervento rappresenta la cura della sclerosi multipla (vedi Repubblica 19/10/2010) e va ancora verificato se c’è un effetto sui sintomi. Proprio la comunità scientifica ha richiesto un rigoroso approfondimento scientifico e quindi una ricerca su più ampi numeri. Risponde a questa esigenza lo studio promosso dall’AISM, portato avanti con rigore scientifico su un protocollo studiato dal Prof. Zamboni e seguito da un comitato scientifico ad hoc in cui sono presenti neurosonologi esperti internazionali sulle vene.

 

AISM ha dato indicazioni molto precise in merito all’intervento. L’Associazione raccomanda alle persone con SM di non sottoporsi all’operazione se non all’interno di studi clinici controllati e di non affidarsi a cliniche private. Qualora una persona con SM decida comunque di praticare l’intervento in assenza di evidenze scientifiche, AISM raccomanda di esigere dal medico un’informazione corretta sui rischi legati all’operazione.

 

Al di fuori di tutto questo qualunque posizione tesa a “orientare” le persone in un senso o nell’altro, in quanto al momento non suffragata da evidenze scientifiche, risulta poco corretta e poco rispettosa delle persone con sclerosi multipla, alimentando speranze che, allo stato attuale delle conoscenze, nessuno può sostenere.

 

Per quanto riguarda l'ECTRIMS di Gotebog e il confronto della comunità scientifica sul tema CCSVI sono disponibili i seguenti materiali: Gli studi sulla CCSVI presentati all'ECTRIMS - in particolare lo studio dei Prof Baracchini e Gallo presentato al congresso, le interviste con lo stesso Prof. Baracchini, e con il Prof. Zivadinov dell'Università di Buffalo.

Per qualunque altra informazione sulla CCSVI alle persone con SM l’AISM ha creato da subito uno speciale sul sito e il numero verde AISM è a disposizione per qualunque informazione.