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29/12/2012

L'addio a Rita Levi Montalcini

 Rita Levfi Montalcini e Roberta Amadeo
Nella foto: Rita Levi Montalcini e Roberta Amadeo, Presidente della Conferenza delle persone con SM

 

La scienziata Premio Nobel – Presidente Onorario AISM e FISM – si è spenta nella sua casa romana all'età di 103 anni. È sempre stata al fianco dell'Associazione e delle persone con SM. La sua assenza lascia un vuoto difficile da colmare

 

Rita Levi Montalcini si è spenta il 30 dicembre 2012 nella sua casa romana, all'età di 103 anni. È una delle maggiori scienziate del '900. Premio Nobel per la medicina nel 1986 grazie alla scoperta del Nerve Grow Factor - che identifica il fattore di accrescimento della fibra nervosa - è diventata un'icona della ricerca scientifica del nostro Paese.

 

Rita Levi Montalcini si è sempre dedicata alla causa della lotta alla sclerosi multipla al fianco dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, in un crescendo che l'ha portata ad essere Presidente nel 1983 e poi Presidente Onorario. Grazie al suo contributo la conoscenza della SM nel nostro Paese e la ricerca scientifica hanno fatto importanti passi avanti. È anche grazie a lei se AISM è diventata l'Associazione principale per la SM in Italia. Fin dal 1999 l'Associazione ha istituito il Premio Rita Levi Montalcini, per riconoscere il significativo impegno dei giovani ricercatori italiani dedicati alla ricerca scientifica sulla sclerosi multipla.

 

"Il mondo della ricerca perde una icona - dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente  della FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) Un grande esempio di coraggio. Una donna che ha mandato avanti tante battaglie tra cui i diritti per le donne e il sostegno ai ricercatori perché potessero rimanere a lavorare in Italia. Più che una speranza la sua era una affermazione “troveremo la luce in fondo al tunnel” ripeteva sempre. Arrivare velocemente a individuare la causa e la cura per la sclerosi multipla era il suo obiettivo. Molto importante è stato il suo contributo per la diffusione della conoscenza della sclerosi multipla nel nostro Paese e il sostegno nel promuovere la  ricerca scientifica su questa malattia, invitando i giovani ricercatori italiani a impegnarsi nella ricerca. E il modo lo illustrava lei stessa e diceva ad ogni giovane che il segreto per vincere la sclerosi multipla è lavorare tutti assieme anche a livello internazionale, nei laboratori e fuori".

 

Oggi l’AISM perde una grande donna che ha creduto nell’Associazione fin dalla sua fondazione e si è battuta per la lotta alla sclerosi multipla.– dice Agostino d'Ercole, Presidente AISM - Una donna che ha sempre messo la scienza in primo piano per il bene dell’umanità. Ma per noi è stata soprattutto una donna molto vicina alle persone con sclerosi multipla e con loro ha affrontato ogni giorno la lotta per una migliore qualità di vita".

 

Per le persone con SM è stata un punto di riferimento scientifico, intellettuale e carismatico. Con il suo impegno continuo, la sua partecipazione entusiasta alle manifestazioni e alla vita associativa, è stata un esempio e uno stimolo per tutti. Nel movimento AISM ognuno conserva un ricordo personale, una frase, un pensiero per questa donna straordinaria. Per questo la sua assenza crea un vuoto difficilmente colmabile. Ci mancherà la sua passione, la sua tenacia, ci mancherà l'amabile persona che era.

 

Ma la sua esperienza, l'aver camminato al suo fianco, ci lascia un'eredità importante: un faro per tutte le donne – e non solo - che lottano per ottenere traguardi importanti.

 

Grazie Rita, il tuo esempio sarà sempre con noi nella lotta per realizzare un mondo libero dalla SM.