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01/04/2010

MSIF Newsletter - Aprile 2010

MSIF  Research News del 27 aprile 2010
Anomalie venose e sclerosi multipla
Recenti risultati sul possibile legame tra anomalie venose e SM hanno ricevuto un grande interesse da parte dei mass media. Al momento, diverse persone con SM chiedono di eseguire esami per valutare la situazione delle vene e chiedono anche di ricevere il trattamento endovascolare, nel caso risultassero delle anomalie. Secondo l’opinione della dottoressa Jane Qiu, scrittrice e autrice dell’articolo pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Neurology, lo studio del dottor Zamboni è al di sotto degli standard richiesti dalla ricerca clinica, e conclude affermando che molte ipotesi innovative sono state avanzate nel campo della SM negli anni, alcune sono state validate e altre no.
Venous abnormalities and multiple sclerosis: another breakthrough claim? Qiu J. Lancet Neurol. 2010 May

 

Epidemiologia e sclerosi multipla
La distribuzione della SM può generalmente essere attribuita a differenze nei geni, a fattori ambientali e alla loro interazione. Gli autori contestano la teoria ormai condivisa da tutti i ricercatori della presenza di un gradiente latitudinale di incidenza della SM in Europa e in Nord America, ancora più evidente in Australia e Nuova Zelanda. Essi hanno osservato un aumento generale dell’incidenza della SM nel sesso femminile e suggeriscono altri studi epidemiologici focalizzati sui cambiamenti nello stile di vita delle donne.
The changing demographic pattern of multiple sclerosis epidemiology. Koch-Henriksen N, Sørensen PS.Lancet Neurol. 2010 May

 

 

MSIF  Research News del 21 aprile 2010
Insufficienza venosa cerebrospinale cronica e sclerosi multipla
É stato affermato che l’insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) sia un fenomeno esclusivamente osservato nella SM. In questo articolo un gruppo di esperti sulla SM discute dei recenti studi e suggerisce la necessità di condurre, accuratamente e rigorosamente, studi controllati. Gli autori concludono che, al momento, le procedure endovascolari, invasive e potenzialmente pericolose, come terapia per le persone con SM dovrebbero essere sconsigliate.
Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency and Multiple Sclerosis. Khan O, Filippi M, Freedman MS, Barkhof F, Dore-Duffy P, Lassmann H, Trapp B, Bar-Or A, Zak I, Siegel MJ, Lisak R. Ann Neurol. 2010 Mar

 

Relazione tra atrofia corticale e  fatica nelle sclerosi multipla
La fatica è un sintomo comune e disabilitante nella SM, tuttavia i meccanismi di base non sono completamente noti. Gli autori hanno analizzato la relazione tra fatica (misurata attraverso specifici test) e specifici parametri di immagini di risonanza magnetica in persone con SM e volontari sani. I ricercatori hanno visto che, nelle persone con SM, il grado di fatica era correlato con il danno in certe aree della corteccia del cervello che sono note per essere coinvolte nelle funzioni motorie e nei processi di integrazione delle informazioni.
Relationship of cortical atrophy to fatigue in patients with multiple sclerosis Pellicano C, Gallo A, Li X, Ikonomidou VN, Evangelou IE, Ohayon JM, Stern SK, Ehrmantraut M, Cantor F, McFarland HF, Bagnato F. Neurol. 2010 Apr

 

Studio clinico per valutare un programma di gestione della fatica nella SM
“Fatigue: Take Control” è un nuovo programma per insegnare tecniche di gestione della fatica alle persone con SM. Il programma comprende sei sessioni da 2 ore ciascuna di lavori di gruppo con la visione di DVD, discussioni, lavori a casa e lettura di libri specifici. Gli autori hanno studiato due gruppi di persone con SM, un gruppo che ha partecipato immediatamente al programma e un gruppo che per il momento non ha partecipato. Sono state eseguite ripetute valutazioni neuropsicologiche specifiche in entrambi i gruppi. Lo studio ha dimostrato effetti significativi sulla fatica e sull’auto-efficacia nel gruppo di persone che hanno seguito il programma. E’ stato pianificato uno studio multicentrico per testare l’efficacia del programma “Fatigue: Take Control”.
Clinical trial of a formal group fatigue program in multiple sclerosis.C, Copperman L, Fuller B, Yadav V, Lovera J, Bourdette D. 2010 Apr 7

 

Anticorpi anti-mielina e sclerosi multipla pediatrica
La SM generalmente colpisce i giovani adulti, ma alcune volte anche i bambini possono presentare tale patologia. In questo studio sono stati analizzati diversi parametri, all’esordio della malattia, nel sangue e nel fluido cerebrospinale di un gruppo di bambini con SM. Gli autori hanno evidenziato che nei bambini con SM, la presenza di specifiche molecole scoperte in laboratorio è stata associata ad una malattia più grave; questo potrebbe aiutare a fornire una prognosi della malattia dal suo esordio.
Anti-myelin antibodies modulate clinical expression of childhood multiple sclerosis  O'Connor KC, Lopez-Amaya C, Gagne D, Lovato L, Moore-Odom NH, Kennedy J, Krupp L, Tenembaum S, Ness J, Belman A, Boyko A, Bykova O, Mah JK, Stoian CA, Waubant E, Kremenchutzky M, Ruggieri M, Bardini MR, Rensel M, Hahn J, Weinstock-Guttman B, Yeh EA, Farrell K, Freedman M, Iivanainen M, Bhan V, Dilenge M, Hancock MA, Gano D, Fattahie R, Kopel L, Fournier AE, Moscarello M, Banwell B, Bar-Or A. Neuroimmunol. 2010 Apr 7

 

MSIF  Research News del 14 aprile 2010

Virus di Epstein-Barr e sclerosi multipla
La SM è una malattia cronica infiammatoria demielinizzante del sistema nervoso centrale che ha un’origine autoimmune. Anche se la causa primaria della SM è sconosciuta, studi epidemiologici e sperimentali hanno indicato che l'infezione persistente del virus di Epstein–Barr (EBV) svolge un ruolo nella malattia. Per studiare l'argomento, gli autori hanno isolato ceppi di EBV da 40 persone con SM e ne hanno analizzato i geni. I ricercatori non hanno trovato una semplice relazione causale tra i ceppi di EBV e l’insorgenza della SM, ma hanno visto che alcuni ceppi di EBV più di altri si trovano più frequentemente nelle persone con SM rispetto ai controlli.
Strains of Epstein-Barr virus infecting multiple sclerosis patients. Brennan R, Burrows J, Bell M, Bromham L, Csurhes P, Lenarczyk A, Sverndal J, Klintenstedt J, Pender M, Burrows S. Mult Scler. 2010 Mar 29

 

Sistema immunitario e cellule progenitrici neurali
Nella SM spesso avvengono infiltrazioni di cellule T, cellule specifiche del sistema immunitario, in alcune zone del cervello dove si trovano le cellule progenitrici neurali (NPC, cellule del SNC indifferenziate). Gli autori hanno studiato gli effetti dell'attivazione delle cellule T sulle funzioni delle NPC e hanno visto che le cellule T potrebbe danneggiare la proliferazione e la differenziazione neuronale attraverso un processo complesso che coinvolgerebbe diverse proteine. Pertanto suggeriscono che alcuni elementi di questo nuovo processo potrebbero essere utilizzati come bersagli terapeutici per le persone con SM.
Activated T-cells inhibit neurogenesis by releasing granzyme B: rescue by kv1.3 blockers. Wang T, Lee MH, Johnson T, Allie R, Hu L, Calabresi PA, Nath A. J Neurosci. 2010 Apr 7

 

Influenza dei fattori genetici sulla suscettibilità a sviluppare la sclerosi multipla
La causa della SM non è stata completamente chiarita, ma studi epidemiologici suggeriscono che i fattori genetici potrebbero essere coinvolti. Il pattern di ricorrenza del rischio familiare osservato ha da tempo suggerito che molteplici variabili sarebbero coinvolte, ma è stato difficile identificare il rischio individuale. In questo largo studio genetico gli autori suggeriscono che ci sono prove convincenti dell'influenza poligenica sulla suscettibilità alla SM. Comunque sono necessari studi più grandi per determinare precisamente la localizzazione dei geni rilevanti coinvolti.
Evidence for polygenic susceptibility to multiple sclerosis – the shape of things to comInternational Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC), Bush WS, Sawcer SJ, de Jager PL, Oksenberg JR, McCauley JL, Pericak-Vance MA, Haines JL. J Hum Genet. 2010 Mar 31

 

Immagini di Risonanza Magnetica per la valutazione delle lesioni corticali nella sclerosi multipla
Anche se la SM è tradizionalmente considerata una malattia cronica infiammatoria-demieminizzante che colpisce la sostanza bianca, recenti studi hanno dimostrato un coinvolgimento corticale. L'introduzione di sequenze di risonanza magnetica non convenzionale ha consentito di identificare in-vivo il coinvolgimento corticale nella SM. Gli autori hanno osservato l’evoluzione dopo tre anni. La quantificazione del coinvolgimento corticale potrebbe rappresentare uno strumento in più per monitorare l'evoluzione della SM e le risposte terapeutiche.
A 3-year magnetic resonance imaging study of cortical lesions in relapse-onset multiple sclerosis. Calabrese M, Rocca MA, Atzori M, Mattisi I, Favaretto A, Perini P, Gallo P, Filippi M. Ann Neurol. 2010 Mar

 

MSIF  Research News del 6 aprile 2010

  Spettroscopia di risonanza magnetica per la neuromielite ottica
La neuromielite ottica (NMO) è una malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale in cui sono associate neurite ottica e mielite. La distinzione della NMO dalla SM è fondamentale dal momento che i trattamenti e la prognosi sono diversi. Gli autori di questo studio si sono proposti di valutare le anomalie metaboliche, sia nel cervello che nel midollo spinale, attraverso il metodo della spettroscopia di risonanza magnetica, in un gruppo di persone con NMO. Essi hanno visto che le anomalie metaboliche presenti nel gruppo NMO studiato sono diverse da quelle delle persone con SM riportate in letteratura, suggerendo che i loro risultati potrebbero essere importanti per la differenziazione tra SM e NMO.
Magnetic resonance spectroscopy evaluation in patients with neuromyelitis optica.de Seze J, Blanc F, Kremer S, Collongues N, Fleury M, Marcel C, Namer IJ J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2010 Apr;81(4):409-11

 

Associazione tra problemi vascolari e progressione della sclerosi multipla
Anche se la comorbidità vascolare è nota per influenzare negativamente gli esiti sulla salute in molte condizioni croniche, la sua influenza sulla SM non è conosciuta. Gli autori di questo studio hanno verificato che nella SM la comorbidità vascolare, come per esempio la presenza di ipertensione, ipercolesterolemia, diabete o malattie cardiache, se presente all'esordio dei sintomi, alla diagnosi o più tardi nel corso della malattia, risulta associata ad un aumento del rischio di progressione della malattia.
Marrie RA, Rudick R, Horwitz R, Cutter G, Tyry T, Campagnolo D, Vollmer T. Neurology. 2010 Mar 30;74(13):1041-7

 

Ruolo della proteina Smad7 nei processi infiammatori della sclerosi multipla
Dal momento che i meccanismi di base della SM non sono ancora stati completamente chiariti, gli autori si sono proposti di studiare il ruolo di una proteina (Smad7) nei processi infiammatori che avvengono in questa malattia, analizzando un gruppo di persone con SM e nell’encefalite sperimentale autoimmune (ESA, modello animale di SM). I ricercatori hanno visto che alti livelli di espressione di questa proteina erano associati ad uno stadio di ricaduta nelle persone con SM e ad una forma più aggressiva della malattia nei topi con ESA. Perciò gli autori concludono che la proteina potrebbe essere un nuovo potenziale target terapeutico per la SM.
Kleiter I, Song J, Lukas D, Hasan M, Neumann B, Croxford AL, Pedré X, Hövelmeyer N, Yogev N, Mildner A, Prinz M, Wiese E, Reifenberg K, Bittner S, Wiendl H, Steinman L, Becker C, Bogdahn U, Neurath MF, Steinbrecher A, Waisman A.Brain. 2010 Mar 30