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02/06/2013

Ticket sanitari: si lavora per lo stop agli aumenti del 2014

 

Dall'1 gennaio prossimo lo scatto dei ticket per le visite specialistiche potrebbe comportare una spesa di 350 euro in più per ogni cittadino. In corso la discussione per evitare l'aumento

 

Dall'1 gennaio 2014 è previsto l’aumento dei ticket sanitari per le visite specialistiche ed esami, che costerebbero circa 350 euro in più per ogni cittadino non esente. Il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e quello della Salute Beatrice Lorenzin stanno lavorando per evitare l’aumento: la volontà espressa dal rappresentante della Salute è quella di evitate altre misure insostenibili e gravose per i cittadini. Tale aumento potrebbe infatti essere scongiurato, utilizzando 2 miliardi derivanti da un risparmio della spesa sanitaria del 2012. La questione è attualmente sul tavolo del Governo.

 

La misura potrebbe essere evitata utilizzando le cifre indicate dal Documento di Programmazione di Economia e Finanza 2013 (DEF): si è rilevato all’interno del bilancio 2012 una riduzione di spesa sanitaria per il 2012 di 2,7 miliardi, che consentirebbe di evitare i ticket. Tali risorse potrebbero infatti andare a coprire i due miliardi previsti a bilancio (come entrate per la sanità) per il 2014 dall’allora Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che aveva inserito i nuovi ticket con la manovra estiva del 2011. Questa ipotesi è tuttavia ad un livello iniziale, legata ad prima analisi dei conti del 2012.

 

La nuova copertura dovrà quindi essere confermata nella prossima Legge di Stabilità o nel Patto per la Salute, sul quale si cominciano a registrare segnali di ripresa dei lavori tra Governo e Regioni.

 

Si sottolinea inoltre come questa norma del 2011 sia anche stata dichiarata incostituzionale con sentenza 187/2012 della Corte Costituzionale: ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale nella parte in cui prevede che le misure di compartecipazione siano introdotte «con regolamento da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze». I ticket potrebbero quindi essere introdotti, ma con altra forma normativa.

 

Si evidenzia infine che il Governo Letta ha garantito la disponibilità ad istituire una Commissione Governo-Regioni in materia di ticket: oltre all’immediato obiettivo di scongiurarne l’aumento, si porterebbe avanti la proposta - già avanzata dall’ex Ministro Renato Balduzzi - di riformare completamente il sistema della compartecipazione da parte dei cittadini alla spesa sanitaria; l’idea del precedente Governo Tecnico era quella di rimodulare i ticket introducendo una franchigia - oltre la quale l’accesso al servizio sanitario diventerebbe gratuito - basata sul reddito o sull’ISEE (anch’esso in discussione per una riforma).