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24/07/2016

Sclerosi multipla: come predire la disabilità a lungo termine

Un gruppo di ricercatori australiani si è proposto capire se è possibile prevedere il decorso della disabilità in persone con esordio recidivante di SM. Secondo i risultati trattamento precoce e gravidanza hanno effetti benefici

 

Se un neurologo potesse dire ad una persona con sclerosi multipla, appena diagnosticata, come evolverà la sua malattia dopo qualche anno, insieme sarebbero in grado di decidere, già dall’inizio della malattia, le opzioni di trattamento prima che si verifichi la disabilità.

 

Ricercatori australiani dell'Università di Melbourne hanno esaminato i dati raccolti da oltre 2.000 persone con SM con esordio recidivante-remittente, che avevano osservato per più di 10 anni. Hanno analizzato le informazioni cliniche e sui farmaci per la SM che queste persone avevano ricevuto, per verificare se erano in grado di prevedere il futuro peggioramento della disabilità in un decennio. Hanno scoperto che il trattamento precoce della sclerosi multipla può evitare una disabilità futura, e che un più alto numero di attacchi precoci nel corso della malattia risulta associato ad una  maggiore disabilità futura. Hanno anche scoperto che la gravidanza ha effetti terapeutici positivi a lungo termine. Ad esempio, le donne che erano rimaste incinta almeno una volta durante i loro primi 10 anni con sclerosi multipla, avevano meno disabilità, alla fine del decennio.

 

I ricercatori possono ricavare importanti informazioni dai cambiamenti ormonali che avvengono durante la gravidanza per sviluppare nuovi farmaci. Questo studio sottolinea anche l'importanza di un trattamento precoce nella sclerosi multipla.

 

Predictors of long-term disability accrual in relapse-onset multiple sclerosis
Jokubaitis VG, Spelman T, Kalincik et al, MSBase Study Group.
Ann Neurol. 2016 May 4. doi: 10.1002/ana.24682. [Epub ahead of print]

 

Fonte: MSIF