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08/11/2015

ECTRIMS 2015. Highlights di ricerca clinica: CIS, RIS e NMO

Dal 7 al 10  ottobre 2015 si è svolto a Barcellona l’ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) il più grande Congresso annuale internazionale dedicato alla ricerca di base e clinica nella sclerosi multipla. Molte le ricerche interessanti presentate quest’anno al Congresso che ha visto la partecipazione di oltre settemila fra ricercatori, medici, infermieri e altre figure professionali. Gli highlights della ricerca clinica sono stati presentati dal dottor Jaume Sastre Garriga di Barcellona.
Leggi di seguito quelli riguardanti CIS (Clinically Isolated Syndrome), RIS (Radiologically Isolated Syndrome), NMO (Neuromielite Ottica).


MINOCICLINA  nelle sindromi clinicamente isolate (CIS)
La minociclina generica è stata testata in uno studio clinico di fase III nelle CIS per vedere se rallenta la conversione a  SM clinicamente definita. La minociclina blocca la trasmigrazione dei linfociti T nel cervello e blocca la microglia. I risultati dimostrano che la minociclina riduce il rischio di sviluppare la SM del 27,4% e il  rischio relativo del 44,6%. La minoclina (100 mg), farmaco orale, con posologia  di assunzione due volte al giorno, è risultata sicura e ben tollerata a 6 mesi. Gli autori suggeriscono che essendo una terapia orale economica (costo circa 500-600 dollari all’anno) andrebbe considerata per trattare i primi eventi di demielinizzazioneNon consigliata in gravidanza e neanche nei bambini.

 

TECFIDERA nelle sindromi radiologicamente isolate (RIS)
Lo studio ARISE, multicentrico, randomizzato versus placebo, in doppio cieco, è stato disegnato per valutare l’azione del Tecfidera nell’aumentare il tempo ad arrivare al primo attacco di malattia nelle Sindromi Radiologicamente Isolate. I risultati arriveranno nei prossimi anni.

 

ANTI-LINGO1 nella Neuromielite Ottica
Lo studio RENEW ha valutato la rimielinizzazione dopo trattamento con anti-Lingo in persone con un primo evento di neuromielite ottica, misurando la capacità di conduzione degli stimoli nervosi del nervo ottico attraverso il test dei potenziali visivi evocati. In particolare è stata misurato il parametro elettrofisiologico conosciuto come  latenza, ossia il tempo che intercorre tra lo stimolo visivo e il potenziale registrato. Sono state arruolate 81 persone a ricevere 100mg/Kg di anti-Lingo oppure placebo ogni 4 settimane dopo trattamento con steroidi. Tra questi 39 persone hanno completato le analisi dei potenziali visivi evocati. Il trattamento con anti-Lingo ha determinato un recupero della latenza rispetto al placebo e questi risultati forniscono nuove evidenze degli effetti positivi biologici di anti-Lingo che potrebbe promuovere la rimielinizzazione o favorire la neurogenesi. Nell’analisi condotta in un sottogruppo di persone, i ricercatori hanno visto che si ha un migliore impatto del trattamento nelle persone con una grave compromissione dell’acuità visiva basale e se la prima dose di farmaco viene data precocemente. Anti-lingo è un anticorpo monoclonale che blocca l’attività dell’inibitore LINGO sulla crescita dei nervi, ed è in grado di  promuove la remielinizzazione in modelli di roditori.

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