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21/06/2010

Le associazioni si uniscono contro la manovra correttiva

 Lo stato di mobilitazione delle Associazioni delle persone disabili culminerà in una manifestazione nazionale a Roma il 1° Luglio 2010

 

La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità) hanno deliberato una mobilitazione unitaria contro la manovra correttiva DL 78 del 31 Maggio 2010 che colpisce direttamente le persone con disabilità.

 

Comuni alle due Federazioni le valutazioni negative sulla manovra, ma anche l’univoca preoccupazione per la campagna mediatica diffusa subdolamente in questi mesi, che ha pesantemente denigrato le persone disabili e i reali problemi di chi ogni giorno vive realmente la disabilità.

 

La FISH  e la FAND hanno presentato inoltre formali emendamenti all’art. 10 della manovra che riguarda le persone con disabilità: le richieste di modifica del DL mirano a cancellare la disposizione che innalza la percentuale di invalidità (da 74 a 85%) ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali (256,67 euro mensili). Una misura del tutto ininfluente per il contenimento della spesa pubblica (30 milioni di euro di risparmio) e che colpisce i “veri invalidi”, privi di reddito e disoccupati. Le Federazioni rilevano l’inutilità delle verifiche straordinarie predisposte dallo stesso DL e propongono al contrario soluzioni concrete per aumentare l’efficacia delle misure antielusive sulle agevolazioni fiscali (es. acquisti con IVA al 4%).

 

La mobilitazione culminerà quindi con la manifestazione nazionale a Roma nella mattinata del 1 luglio prossimo. 

 

Nel contempo lunedì 21 giugno, il mondo della disabilità ha sostenuto anche la manifestazione che l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) ha promosso per chiedere l'approvazione – che si attende da due anni - dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, istanze imprescindibilmente legate alla qualità della vita, e talvolta delle stessa sopravvivenza, delle persone con grave disabilità.