Salta al contenuto principale

19/06/2016

Sclerosi multipla: uno studio tedesco sull’impiego di mitoxantrone

Condotto su circa 700 persone con SM l’indagine ha rilevato un aumento del rischio associato al trattamento, come altri studi precedenti. Sempre più importante valutare il rapporto costi-benefici di questa terapia – dicono i ricercatori – che rappresenta un’opzione per alcune forme gravi di SM

 

Come ha riportato recentemente il sito dell’Associazione SM statunitense, uno studio tedesco pubblicato online sulla rivista Neurology lo scorso maggio ha osservato un aumento dei tassi di leucemia mieloide acuta e del cancro del colon-rettale nelle persone con SM trattate con il farmaco mitoxantrone rispetto alla popolazione generale. Diversi studi e revisioni di studi già condotti su questo trattamento - tra cui  per esempio quelli di  Cocco- Marrosu, Martinelli V-Radaelli M-Straffi L-Rodegher M-Comi G., Voltz R-Starck M-Zingler V-Strupp M-Kolb HJ - avevano evidenziato un aumento del rischio di leucemia mieloide associato alla terapia con mitoxantrone.

 

Sempre più fondamentale, dunque, un’adeguata valutazione del rapporto rischi-benefici per questo tipo di trattamento che, come sottolineano i ricercatori, al momento è l'unico autorizzato per alcune forme aggressive di SM. Gli autori affermano che, nel caso in cui i dati vengano ulteriormente confermati, tale valutazione potrebbe migliorare con l’utilizzo della  colonscopia dopo trattamento con mitoxantrone. Secondo i ricercatori, nonostante i risultati di questa indagine, l’impiego del trattamento può essere ancora giustificato in persone gravemente colpite dalla SM, per le quali non sono disponibili migliori opzioni terapeutiche.

 

Cosa è
Il mitoxantrone è un trattamento immunosoppressivo che, prima del suo utilizzo per il trattamento della SM, era impiegato come terapia per alcune forme di tumore, per esempio la leucemia mieloide cronica e la leucemia acuta non linfocitica nell’adulto. Somministrato per via endovenosa, agisce inibendo l’attività dei linfociti T, dei linfociti B e la proliferazione dei macrofagi. Proprio per tali azioni sul sistema immunitario ha ottenuto l’autorizzazione anche per il trattamento della sclerosi multipla.

 

Lo studio
Tra il gennaio 1994 e dicembre 2007 i ricercatori hanno analizzato 677 persone con SM afferenti al centro SM dell'Università di Würzburg che avevano  ricevuto mitoxantrone. I risultati hanno evidenziato che 37 persone avevano sviluppato il cancro dopo l'assunzione del trattamento, tra cui nove casi di cancro al seno, sette casi di cancro  colonrettale, e quattro casi di leucemia mieloide acuta. In particolare, il tasso di leucemia mieloide acuta era 10 volte maggiore rispetto a quanto osservato nella popolazione generale in Germania ed il tasso del cancro del colon-retto era tre volte superiore quella osservata nella popolazione generale in Germania.

Al contrario, i tassi del tumore al seno e di altri tumori non sono risultati superiori ai valori della popolazione generale. Un fattore associato ad aumentato rischio di sviluppare il cancro è risultata l’età avanzata del soggetto, ma non la durata del trattamento con mitoxantrone o l’utilizzo di altri immunosoppressori prima del mitoxantrone.

 

 

Referenza
Malignancies after mitoxantrone for multiple sclerosis 

A retrospective cohort study
Mathias Buttmann, MD, Linda Seuffert, MD, Uwe Mäder, PhD and Klaus V. Toyka, MD