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02/10/2013

Una riabilitazione specifica per affrontare i problemi dell’equilibrio nelle persone con SM

In occasione di ECTRIMS 2013 abbiamo intervistato Ludovico Pedullà che presenterà un progetto di ricerca promossa da AISM e la sua Fondazione in riabilitazione. Lo studio valuta un trattamento di riabilitazione dell'equilibrio “personalizzato “per le persone con sclerosi multipla.

 

Ludovico PedullàSi svolge a Copenhagen (Danimarca) dal 2 al 5 ottobre 2013 ECTRIMS uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per la ricerca sulla sclerosi multipla, che riunisce migliaia di scienziati provenienti da tutto il mondo. È un momento fondamentale anche per le persone con SM perché in queste occasioni emergono le linee guida della ricerca, si possono trarre informazioni utili, nuove conoscenze sulla malattia e indizi di future terapie. Abbiamo perciò intervistato i ricercatori italiani che presenteranno i propri studi ad ECTRIMS, i cui progetti sono sostenuti da AISM e la sua Fondazione, dando così una panoramica su alcuni dei tantissimi argomenti in discussione all’evento.

 

Ludovico Pedullà, è laureato in Fisioterapia e in Bioingegneria. Si occupa di ricerca in ambito riabilitativo, con particolare interesse per l'analisi del movimento in soggetti sani ed in persone affette da patologie neurologiche (Parkinson, sclerosi multipla). Attualmente lavora presso la l'area di ricerca della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

 

Ci può descrivere la ricerca che presenta ad ECTRIMS?
«Tra i sintomi più frequenti e maggiormente invalidanti della sclerosi multipla, vi sono i disturbi dell'equilibrio. Tutti noi utilizziamo tre vie per controllare l'equilibrio: la via visiva, quella propriocettiva e quella vestibolare. Lo studio che abbiamo condotto utilizza una pedana stabilometrica e un software specifico per valutare quale di queste vie è maggiormente compromessa e dunque permettere un trattamento orientato principalmente a recuperare la funzione indebolita. Si è visto che questo trattamento personalizzato porta a un miglioramento dell'equilibrio più sostanzioso in persone affette da sclerosi multipla, rispetto a un trattamento generico, che si utilizza tradizionalmente per riabilitare l'equilibrio».

 

Quale obiettivo si pone il suo studio?
«L'obiettivo è quello di individuare un metodo di valutazione dell'equilibrio in grado di identificare con precisione la via di controllo dell'equilibrio più compromessa, e dunque valutare l'efficacia di un trattamento personalizzato incentrato proprio sull'allenamento di tale via rispetto a un trattamento tradizionale generico».

 

Quale sarebbe un titolo divulgativo per il suo studio?
«Un trattamento su misura per la riabilitazione dell'equilibrio per le persone con sclerosi multipla».

 

Quale pensa possa essere un giorno il risultato per le persone con SM?
«Il risultato potrebbe essere quello di avere un trattamento riabilitativo, ma un giorno credo anche farmacologico, sempre più personalizzato e specifico per ogni singola persona per quel preciso momento, con la conseguenza diretta di migliorarne la qualità della vita. Per dirla con una frase cara alla ricerca interna all'Associazione: il trattamento giusto al momento giusto».

 

Da dove trae la motivazione e lo stimolo per fare il suo mestiere? E Quali emozioni le dà?
«Il mio background di fisioterapista, a cui sono molto legato, mi spinge a credere ci sia sempre, anche in presenza di patologie come la sclerosi multipla, la possibilità di stare meglio, di migliorare la propria qualità di vita e di partecipare con più facilità alla vita sociale. Per questo è molto importante la continua ricerca di trattamenti e cure sempre più efficaci».

 

Poster ECTRIMS
Tailored balance exercises for people with multiple sclerosis: a pilot randomized controlled study
L. Pedullà, E. Piccardo, M.A. Battaglia, A. Tacchino, G. Brichetto (Genoa, Siena, IT)