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02/02/2021

La restrizione calorica come strategia per rimodellare la risposta immunitaria

 

C'è un legame tra metabolismo e infiammazione, tanto che intervenire sull'uno attraverso strategie nutrizionali potrebbe modulare l'altra, influenzando il funzionamento del sistema immunitario. È quanto dimostra oggi uno studio pubblicato sulle pagine di Cell Metabolism dal team di ricercatori guidati dal Prof. Giuseppe Matarese dell'Università di Napoli Federico II e da Carla Palma del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità.

 

Gli scienziati hanno infatti osservato che un programma di restrizione calorica potrebbe rimodulare la risposta infiammatoria e immunitaria in modelli animali suscettibili alla tubercolosi, riducendo i danni e il carico dell'infezione. Lo studio, pur riguardando una malattia del tutto diversa, si inserisce nelle ricerche da tempo portate avanti dal team di Matarese, sul legame tra metabolismo e risposta immunitaria anche nella sclerosi multipla. 

 

Infatti, da diverso tempo, Matarese studia in che modo il metabolismo influenzi la funzione del sistema immunitario, come i linfociti T, con l'idea che modulandone il funzionamento si possano influenzare le loro risposte. Questo filone di ricerca ha portato nel tempo all'allestimento di uno studio portato avanti dallo stesso Matarese insieme al Prof. Luca Battistini, Vicedirettore scientifico dell'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma -“Restrizione calorica come nuovo approccio terapeutico per manipolare l’immunità e per migliorare il potenziale terapeutico di farmaci di prima linea nella sclerosi multipla recidivante-remittente” - finanziato da AISM e la sua Fondazione FISM per capire se e in che modo un intervento di tipo nutrizionale può avere un impatto sulla malattia. Un'ipotesi nata da alcune osservazioni, e in particolari da quelle per cui un eccesso calorico si associano a un malfunzionamento del sistema immunitario. 

 

Ma non solo nella sclerosi multipla, ricorda appunto oggi il nuovo studio di Matarese: esiste anche un collegamento tra stato metabolico e suscettibilità alla tubercolosi, malattia di origine batterica. In particolare, spiega in una nota l'Università di Napoli Federico II, esisterebbe una correlazione secondo cui condizioni quali obesità, sovrappeso e diabete si associano a un maggior rischio di malattia. Di qui l'ipotesi di capire se un programma di restrizione calorica potesse essere d'aiuto. Per farlo Matarese e colleghi hanno applicato un regime di restrizione calorica in alcuni modelli animali, suscettibili alla tubercolosi. E hanno così osservato che il programma adottato – non tale da portare a malnutrizione - specificano – era in grado di ridurre la carica batterica aumentando la capacità del sistema immunitario di uccidere i micobatteri della tubercolosi a livello intracellulare. Testimoniata da un cambiamento a livello molecolare, nel complesso si osservava in sostanza una sorta di protezione dal batterio data dalla restrizione calorica nel modello animale. 

 

In particolare si parla di una riduzione del danno polmonare, di una riduzione delle citochine infiammatorie e di un rimodellamento a livello dei polmoni tale da ridurre la diffusione del batterio, tanto che, concludono i ricercatori nel paper: «I nostri dati propongono la restrizione calorica come un sistema fattibile di manipolazione immunometabolica per controllare l'infezione da Mycobacterium tuberculosis e questo approccio offre un'inattesa strategia per aumentare la risposta immunitaria contro questo batterio». 

 

Referenza

Titolo: Caloric Restriction Promotes Immunometabolic Reprogramming Leading to Protection from Tuberculosis

Autori: Carla Palma, Claudia La Rocca, Vincenzo Gigantino, Gabriella Aquino, Giovanni Piccaro, Dario Di Silvestre, Francesca Brambilla, Rossana Rossi, Fabrizia Bonacina, Maria Teresa Lepore, Matteo Audano, Nico Mitro, Gerardo Botti, Sara Bruzzaniti, Clorinda Fusco, Claudio Procaccini, Veronica De Rosa, Mario Galgani, Carlo Alviggi, Annibale Puca, Fabio Grassi, Tanja Rezzonico-Jost, Giuseppe Danilo Norata, Pierluigi Mauri, Mihai G. Netea , Paola de Candia, Giuseppe Matarese

Rivista: Cell Metabolism

Doi: https://doi.org/10.1016/j.cmet.2020.12.016 

 

 

Nella foto: un'immagine dal reportage Under Pressure - Living with MS in Europe. Francia 2012 @ Lurdes R. Basoli - @Maximiliano Braun