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20/11/2013

Studi scientifici sulla SM: Risonanza magnetica

Al 29° congresso ECTRIMS, che si è svolto dal 2 al 5 ottobre 2013 a Copenhagen, sono stati illustrati gli studi più significativi nell’ambito della ricerca scientifica sulla SM. Ecco gli highlights presentati durante l'evento nel settore dei biomarcatori nella SM

 

Diminuzione del glutammato e glutammina cerebrale come marcatori nella SM progressiva
Questo studio di due anni si è proposto di indentificare biomarcatori nella SM progressiva attraverso la Spettroscopia di Risonanza Magnetica (MRS) in 47 persone con SM secondariamente progressiva (SMSP). Le persone analizzate sono state analizzate con RM a 3T per i marcatori di spettroscopia: N acetil aspartato (importante nell’integrità neuronale), Glutammato (neurotrasmettitore eccitatorio) e Glutammina (amminoacido essenziale nel metabolismo del sistema nervoso). I risultati hanno mostrato una diminuzione del glutammato e della glutammina che potrebbe riflettere una diminuzione della densità o delle funzioni sinaptiche. Questo è il primo studio che nel dimostrare una diminuzione di Glutammato e Glutammina in 2 anni, rivela la potenzialità di questi metaboliti come promettenti biomarcatori di cambiamenti precoci e consistenti funzionali nella SM progressiva. La semplicità di questo protocollo RMI indica che Glutammato e Glutammina possono essere utilizzati come biomarcatori negli studi clinici multicentrici sulla SMSP.

Progressive MS shows significant decreases in brain glutamate and glutamine over 2 years

E.L. MacMillan, R. Tam, Y. Zhao, I.M. Vavasour, D.K.B. Li, J. Oger, M.S. Freedman, S.H. Kolind, A.L. Traboulsee (Vancouver, Ottawa, CA)

 

Biomarcatori dell’efficacia del trattamento con natalizumab e del rischio di sviluppo di PML

In questo studio gli  autori hanno valutato l’influenza del trattamento con natalizumab a lungo termine sul sistema immunitario, in particolare in relazione allo sviluppo di PML. Hanno analizzato le cellule T in 381 persone con SM trattate da lungo tempo (18-80 mesi) con natalizumab, incluse 16 persone che avevano sviluppato la PML. I risultati hanno mostrato che il trattamento con natalizumab induce una normalizzazione dei compartimenti centrali di cellule T effettrici e T memoria e di una forte attivazione delle cellule T periferiche con conseguenze nell'espressione delle molecole di adesione. Le misure della molecola  CD49d su cellule T CD4 + può aiutare a rilevare le persone con continua attività clinica che non rispondono al trattamento (non responder), mentre la mancanza di espressione della molecola CD62L su cellule T CD4 + fornisce un biomarcatore per la valutazione individuale del rischio di PML.

Dynamic biomarkers for clinical efficacy and individual PML prevention under natalizumab therapy

T. Schneider-Hohendorf, N. Schwab, H. Wiendl (Münster, DE)