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03/04/2017

Turismo accessibile: il 2017 è l'anno dei borghi

Ottavia Ricci, consigliera del Ministro Franceschini per il turismo accessibile, racconta il nuovo indirizzo strategico che il Governo sta dando al turismo italiano. La nostra intervista

Tour

Come il 2016 è stato l’anno dei cammini ed ha visto lo stanziamento di 40 milioni di euro per la realizzazione e la sistemazione di una serie percorsi a piedi - per esempio la Via Francigena e la Via Appia - il 2017 per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo (MIBACT) è "l’anno dei Borghi". Ottavia Ricci, consigliera per la sostenibilità nel turismo del Ministro Dario Franceschini, spiega così il nuovo indirizzo che il ministero sta dando al turismo italiano: «La direttiva del Ministro indica come prima azione una mappatura di tutti i borghi turistici italiani che hanno una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti: da anni assistiamo a uno spopolamento tragico delle aree interne ed è ormai necessario mettere a disposizione incentivi e investimenti per rivitalizzare questi luoghi. Il turismo può e vuole essere una leva decisiva: ormai i nuovi turisti non vanno cercando solo monumenti e mostre, vogliono incontrare la cultura locale, mangiare piatti tipici, scambiare racconti con chi da sempre vive nei luoghi. I borghi saranno il vero tesoretto del sistema turistico italiano a patto che siano riqualificati, che i giovani restino a lavorare dove sono nati, che siano vivi e vitali, colmando anche le carenze e le eccessive distanze dai servizi vitali come quelli per la salute, l’istruzione e la mobilità. Oggi noi stiamo perdendo gran parte del nostro territorio interno e della sua vita per l’invecchiamento e l’abbandono da parte dei giovani».

 

Ottavia Ricci ha imparato vivendo a Berlino cosa significhi fare rinascere un luogo e una cultura: «Fino a otto anni fa – racconta – Berlino era una città vuota, per nulla attrattiva. Poi hanno scelto di puntare sui giovani, sugli studenti e sull’accessibilità. Oggi, dove in passato c’erano muri, c’è una grande vitalità, tutti possono andare dappertutto, soprattutto i giovani, che sono i principali opinion leader quando si vuole dare nuova vita a un luogo. Quando vado in giro in Germania a promuovere le bellezze italiane, spesso i tedeschi restano estasiati dalle immagini e dai racconti, ma poi mi confessano che non verranno da noi perché i sistemi e le infrastrutture per la mobilità interna sono scarsamente efficaci. Abbiamo posti magnifici ma non permettiamo davvero alle persone di arrivarci e di starci bene».

 

Proprio la questione dell’accessibilità risulta essere uno snodo decisivo del turismo italiano: «Il nuovo Piano Strategico del Turismo Italiano, approvato dal Consiglio dei Ministri a febbraio – spiega – mette tra i suoi principi fondamentali proprio il tema dell’accessibilità. Sembrerebbe un controsenso riguardo ai borghi. Matera, capitale della cultura europea 2019, è meravigliosa, ma anche molto faticosa da vivere per chi si muova in carrozzina. Eppure stanno lavorando per migliorare la sua accessibilità. Secondo me ci sono tanti borghi che con una serie di accorgimenti minimi possono essere resi luoghi di forte accessibilità e, dunque, molto attrattivi. Non dobbiamo dimenticare che le persone con disabilità, quando viaggiano, non si muovono quasi mai da sole, ma sempre con qualcuno e che spesso soggiornano nei posti per qualche giorno in più rispetto agli altri, diventando così strumento di forte impulso economico per nuove occupazioni».

 

Lavorare sull’accessibilità non è solo una forma etica, di solidarietà, ma anche uno strumento di sviluppo economico, un’occasione da non perdere per migliorare insieme, nel tempo, il sistema turistico italiano. E la necessità decisiva, per il futuro della nostra stessa possibilità di vivere il turismo e di attrarre in Italia turisti stranieri, secondo la Ricci è proprio nella parola “insieme”, cioè «nella capacità di mettere insieme tutti gli stakeholder interessati, anche quelli che si sono sempre considerati concorrenti, le associazioni come Lega Ambiente e Borghi autentici d’Italia, le associazioni delle persone con disabilità finalmente capaci di proporsi con una voce unica e di non rinchiudersi nel proprio mondo, le organizzazioni imprenditoriali edili o quelle degli albergatori, i giovani ideatori di startup per il turismo, le istituzioni nazionali e quelle locali. Spesso, il principale problema per la vivibilità e la riqualificazione dei territori sta nella mancanza di collaborazione: magari un Comune di 200 abitanti e uno di 100, pur essendo limitrofi, non si parlano, continuano a rivaleggiare su tutto. Come potranno dare vita insieme a una scuola, migliorare i propri sistemi di mobilità intercomunale, attrarre turisti in cerca di sapori autentici? Bisogna che si impari ovunque a fare rete tra Comuni, altrimenti non arriveranno mai finanziamenti per la riqualificazione, non si svilupperà un nuovo turismo, si perderanno le opportunità di lavoro che invece il turismo genera, soprattutto per i giovani. È il momento di dare forza a un modello partecipativo dove ognuno fa la propria parte insieme agli altri».

 

La via è la stessa che l’Agenda della Sclerosi Multipla 2020 sta tracciando in questi anni: i diritti e i doveri non sono mai solo individuali, né si realizzano a favore di qualche gruppo contro qualcun altro. Anche per godersi le bellezze d’Italia, a piedi o in carrozzina, per garantire a tutti il pieno accesso all’ambiente fisico e culturale di ogni angolo d’Italia è necessaria una visione comune, una strategia unica, un impegno a lavorare insieme.

 

Inclusione sociale, non discriminazione, empowerment e centralità della persona nell'Agenda della SM 2020

Uno dei punti dell'Agenda, a proposito di inclusione sociale e discriminazione, dice:
Potenziare l’inclusione sociale, l’empowerment, la centralità della persona con SM e contrastare la discriminazione a ogni livello. È necessario intervenire sulle normative, sulle politiche, sui sistemi e sull’ambiente di vita, a partire dall’attuazione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, per garantire alle persone con SM eguaglianza sostanziale, piena cittadinanza, pari opportunità, non discriminazione e un pieno accesso agli spazi, alle strutture, ai servizi.

In particolare, una delle priorità riguarda direttamente il turismo sociale: Sviluppo di programmi e interventi di progettazione universale per l’accesso nella misura più ampia possibile all’ambiente fisico e ai servizi, al turismo sociale

Per saperne di più sull'Agenda della SM 2020