«Milano vuole essere una città aperta, accogliente e inclusiva per tutti», ha detto l’attuale Sindaco, Giuseppe Sala, all’incontro pubblico organizzato ieri dalla Sezione provinciale AISM di Milano a Palazzo Marino, sottolineando che «AISM può essere un alleato importante delle istituzioni, per la sua capacità di analisi ma soprattutto perché sa fare proposte concrete e mettersi sulle spalle la responsabilità di attuarle, insieme. Nel percorso di collaborazione aperto dall’Associazione con ANCI, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, Milano vuole essere in prima linea ».
Al Sindaco Sala ha fatto eco il saluto rivolto dal Presidente della Sezione AISM di Milano, Vittorio Borgia, alle persone presenti in sala, tra le quali l’Assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolè e i Consiglieri comunali Deborah Giovanati e Marco Mazzei, che vivono entrambi con la sclerosi multipla e sono stati in prima linea nel realizzare l’evento del 26 maggio, in apertura della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla: «ci incontriamo per proporre un rafforzamento del rapporto del Comune all’interno di una logica strutturata di coprogrammazione e coprogettazione. Per AISM coprogrammare significa essere presenti fin dall’inizio nel percorso decisionale, portando come insostituibile contributo il punto di vista delle persone con sclerosi multipla e dei loro bisogni reali. Coprogettare, poi, significa costruire insieme le soluzioni, contribuire alla loro definizione, attuazione e valutazione».
Preziose, da questo punto di vista, la testimonianza di Linda Monticchiari su cosa significhi vivere con la sclerosi multipla oggi e il racconto dell’impegno in ambito politico dei consiglieri comunali Deborah Giovanardi e Marco Mazzei: «da sponde politiche diverse – hanno raccontato -ci accomunano le esperienze, le domande, gli smarrimenti a volte, gli ostacoli che si devono affrontare dopo la diagnosi per riuscire da persone a vivere la propria vita. In questa strada impegnativa abbiamo incontrato AISM, che non lascia solo nessuno, non lascia indietro nessuno. È al fianco delle persone in molti modi concreti, per favorirne la piena autonomia ed evitarne l’isolamento».
Per questo, ha aggiunto l’Assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolè, «è importante che l’istituzione comunale e l’associazione delle persone lavorino fianco a fianco, per mettere a disposizione di ogni persona percorsi di orientamento, servizi e risposte che non lascino nessuno da solo di fronte a drammi anche improvvisi che possono cambiare il corso della vita. Lavorate con noi, partecipate ai diversi percorsi di amministrazione condivisa che Milano sta realizzando, diamoci una mano a vincere insieme le sfide in tema di welfare e di salute che possono rendere migliore la vita di tanti citttadini».

Il Presidente FISM, Mario A. Battaglia, volontario in AISM da oltre 50 anni, ha evidenziato, nel suo intervento, l’impegno di AISM a livello nazionale e internazionale nel lavorare con tutti gli attori coinvolti per assicurare a ogni persona il diritto alla cura, a ricevere il farmaco giusto al momento giusto, per promuovere, indirizzare e finanziare la ricerca scientifica sulle cause e le cure di questa condizione complessa, per bloccarne l’evoluzione prima che faccia danni e consentire a ogni persona cui venga diagnosticata di poter vivere fino in fondo la propria vita senza esserne condizionata».
Dopo l’intervento di Roberto Furlan, Direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale, IRCCS San Raffaele (Milano), che ha tracciato il quadro dei percorsi in atto nella ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e inquadrato anche il costante impegno di AISM, con la sua Fondazione, nel sostegno alla ricerca, il Direttore Affari Generali e relazioni istituzionali di AISM, Paolo Bandiera ha evidenziato che «un patto civico tra AISM e le istituzioni comunali in tutta Italia, tra AISM e il Comune di Milano, non è solo un atto amministrativo, ma una condivisione profonda di visioni e di intenti che esprime e realizza una corresponsabilità nella costruzione di città inclusive per tutti, e per questo sostenibili. Noi di AISM e le istituzioni – ha aggiunto - possiamo e dobbiamo lavorare insieme, giorno dopo giorno, condividendo dati e conoscenze alla base di ogni buon processo di programmazione; intervenendo concretamente sui temi dei diritti, garantendo inclusione, accessibilità, contrastando marginalità e discriminazione; concorrendo alla costruzione di una rete di servizi sempre più coordinati, prossimi, partecipati e di comunità. Le persone, oltre le necessarie prestazioni di cura e assistenza, devono trovare, anche grazie al nostro impegno comune, tutti quei sostegni che le accompagnino nello sviluppare e mettere a frutto le proprie potenzialità nel lavoro, in famiglia, nel vivere da protagoniste la propria vita e esprimere una cittadinanza attiva. Sostenibilità, per una città aperta come Milano, vuol dire prima di tutto potenziare l’attitudine a dare sostegni e liberare in questo modo il potenziale delle persone e della comunità».