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02/05/2018

Confermata la fiducia degli italiani a sostegno della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla.

Pubblicati gli importi relativi alle dichiarazioni 2016. «Un ottimo segnale, ma dobbiamo fare sempre di più»

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi dei destinatari e gli importi del 5x1000 relativi alle dichiarazioni del 2016. Più di 123.000 firme e oltre 5 milioni di euro confermano la fiducia degli italiani nell’operato di AISM e la sua Fondazione che, da quando è stato istituito il 5x1000, ha deciso di destinare tutto l’importo ricevuto alla ricerca scientifica. Se è vero che AISM insieme alla sua Fondazione FISM è il primo finanziatore della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla in Italia, e tra i primi nel mondo, è altrettanto vero che i fondi devoluti dai cittadini italiani tramite il 5x1000 con la dichiarazione dei redditi sono una parte fondamentale di questo finanziamento. La pubblicazione degli elenchi è dunque un momento cruciale per noi. Il futuro della ricerca e delle persone con sclerosi multipla in Italia, infatti, dipende dal sostegno e dalla consapevolezza della società civile.

 

«L’impegno dei nostri concittadini italiani a supporto della ricerca scientifica è confermato e questo è un buon segnale per le persone con sclerosi multipla. Eppure dobbiamo fare ancora di più, perché ogni anno riceviamo molti più progetti di eccellenza di quanti riusciamo a finanziarne – dice Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM – Si tratta progetti fondamentali per comprende i meccanismi di malattia e studiare nuovi approcci di cura, in una parola progetti con ricadute concrete sulle persone con SM e sulla loro qualità di vita. Urge dare infrastrutture alla ricerca, un registro di malattia, trovare soluzioni per la SM pediatrica e la SM progressiva, continuare le sperimentazioni con le cellule staminali e poter lavorare sulla genetica. Dobbiamo raddoppiare i fondi per la ricerca per poter finanziare tutti i progetti che la Fondazione considera strategici per vincere la sclerosi multipla», dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), «Insieme per un mondo libero dalla sclerosi multipla».

Proprio per affermare questo impegno il bando di ricerca FISM lanciato nel 2018 vale 5 milioni di euro, due in più rispetto agli scorsi anni.

 

 

Come sosteniamo la ricerca

AISM, attraverso FISM, sostiene la ricerca scientifica e la formazione di ricercatori attraverso diversi percorsi: un bando annuale di carattere generale rispetto agli obiettivi di ricerca, bandi dedicati a programmi speciali, la partecipazione a progetti internazionali, e la promozione e il finanziamento di centri/network di eccellenza ed infrastrutture di ricerca.

Per la valutazione e l’assegnazione dei finanziamenti ai progetti del Bando, FISM si avvale di un Comitato scientifico internazionale composto da esperti del settore e utilizza la procedura di valutazione e selezione denominata “peer review” (introdotta nel 1986). La peer review è uno standard internazionale di valutazione dei progetti di ricerca scientifica che garantisce un giudizio indipendente.

I progetti sono valutati da un gruppo di esperti (referee), italiani e stranieri, nei vari ambiti di competenza dei progetti presentati. Ogni progetto è valutato da 4 scienziati indipendenti, individuati garantendo l’assenza di conflitti di interesse.

La metodologia di valutazione peer review dei progetti proposti alla Fondazione si basa sull’assegnazione di un punteggio a ciascuna proposta, secondo criteri indicati nel box di approfondimento.

 

 

5 per mille. Dal 2006 il carburante della ricerca

L’istituzione del 5x1000 nel 2006 ha fatto fare un vero e proprio cambio di passo alla ricerca sulla SM in Italia. In totale, dal 2006 AISM e la sua Fondazione hanno investito 64 milioni di euro nella ricerca, ben 53 di questi derivano dal 5x1000. Grazie al 5x1000 nell’ultimo decennio abbiamo spinto sull’acceleratore per arrivare più vicini alla cura.

 

È grazie a questo strumento che abbiamo finanziato i grandi studi di genetica, di immunologia, di neuroimmagini, e condotto studi clinici su proposte terapeutiche. Abbiamo creato Centri di ricerca in risonanza magnetica che consentonodi studiare in tempi brevi le nuove terapie e di conosocere meglio i meccanismi di sviluppo della malattia. Abbiamo finanziato ricerche fondamentali quando nessuno ancora ci pensava, come quelle sulle staminali, iniziate in laboratorio e ora arrivate a sperimentare una terapia sull’uomo. La ricerca che vogliamo è quella che cambia la qualità della vita delle persone. Ecco perché abbiamo voluto e potuto sostenere anche la ricerca avanzata sulla riabilitazione.

Sono stati fatti passi avanti, ma le sfide da affrontare sono ancora molte.