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24/03/2020

Coronavirus. Rinvio prestazioni ambulatoriali e ospedaliere non urgenti

 

In questi giorni in molte parti d'Italia, soprattutto in quelle più colpite dall'emergenza Coronavirus, Asl e ospedali stanno rioganizzando il proprio lavoro rivedendo le agende delle attività, rinviando le prestazioni sanitraie non urgenti.
 
Per evitare il "fai da te" e dare una linea di indirizzo omogena in tutto il Paese, il Ministero della Salute ha messo a punto precise indicazioni operative, condivise ed approvate dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile. In queste sono indicate le attività ambulatoriali e di ricovero che devono essere garantite e quali possono essere procrastinate con specifiche "indicazioni generali per la riprogrammazione delle attività da considerare clinicamente differibili in base a valutazione del rapporto rischio-beneficio".
 
Le indicazioni del Ministero, si legge nella circolare emanata, sono state assunte "in considerazione delle disposizioni urgenti concernenti il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 emanate dal Governo". Lo scopo, è quello di "rendere omogenee le eventuali iniziative di riorganizzazione delle attività ospedaliere di ricovero diurno e ordinario e ambulatoriali che si rendessero necessarie allo scopo di soddisfare il potenziale incremento delle necessità di ricovero e di limitare i flussi di pazienti all’interno delle strutture di assistenza". 
 

 

Prestazioni specialistiche

Visite ed esami  NON PROCRASTINABILI. 
Visite ed esami contrassegnate da U o B (U (Urgente)- da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore; B (Breve), da eseguire entro 10 giorni.)

 

Visite ed esami PROCRASTINABILI (rinviabili). 

Prestazioni specialistiche contrassegnate con  D (Differibile), da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; P (Programmata) da eseguire entro 90/120 giorni. Tali prestazioni dovranno essere riprogrammate non appena possibile.
 

 

Ricoveri ospedalieri

NON PROCRASTINABILE:
- ricoveri in regime di urgenza;
- ricoveri elettivi oncologici;
- ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità A*.
 
PROCRASTINABILE:
- ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità B* e C*.
Questi casi verranno valutati singolarmente dal Direttore Sanitario e dai Direttori delle Unità Operative di afferenza della lista di attesa in base alle caratteristiche cliniche;
 
- ricoveri elettivi classe di priorità D* 
Tali prestazioni dovranno essere riprogrammate non appena possibile.

 

In particolare le visite specialistiche fisiatriche seguono queste stesse regole, come visite specialistiche, mentre le prestazioni fisioterapiche e ambulatoriali a carico della Sanità (in strutture pubbliche o convenzionate) e la loro sospensione o riorganizzazione al momento dipendono e sono regolate da ciascuna Regione.

 

* Nota:
Queste le classi di priorità per i ricoveri ospedalieri indicate Piano Nazionale per le liste d'attesa (PNGLA 2019-2021) richiamate dalla 
circolare del ministero:

 

Classe A: Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti, o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi.
 
Classe B: Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi.
 
Classe C: Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi.
 
Classe D: Ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi.