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24/02/2019

Trenta Ore per la Vita e AISM in tv per aiutare le giovani donne e le mamme con sclerosi multipla

 

Ogni giorno in Italia 6 donne scoprono di avere la sclerosi multipla, sono perlopiù giovani donne o giovani mamme (tra i 20 e i 40 anni) e da quel momento la loro vita e quella dei loro figli viene stravolta completamente.  Si stima che in Italia le giovani donne con SM tra i 16 e i 44 anni siano 33.000: spesso mamme o future mamme che stanno affrontando o dovranno affrontare le numerose sfide che la SM comporta. Nonostante questi numeri, solo un 8% della popolazione sa che la sclerosi multipla è una malattia prevalentemente femminile (Indagine Doxa 2016).

 

Trenta Ore per la Vita in collaborazione con AISM dedica una campagna a sostegno di queste giovani donne e mamme con sclerosi multipla. L'appello sarà in TV dal 25 febbraio al 3 marzo sulle Reti Rai, tra il 3 marzo e il 9 marzo su SKY e dal 4 marzo al 17 marzo su La7 per raccogliere fondi con il numero solidale 45591 e realizzare una rete di protezione, attiva in 50 città italiane.

 

Queste donne molto spesso perdono il lavoro, subiscono l’abbandono del marito e del proprio compagno quando le loro condizioni cliniche si aggravano, non possono più prendersi cura dei propri figli in maniera adeguata, causando nei bambini un grave stravolgimento emotivo. Noi non le lasceremo sole.

 

Una équipe composta da psicologi, consulenti legali, volontari e operatori professionali garantirà assistenza domiciliare alle donne più in difficoltà, agevolandole in tutte le azioni quotidiane e nella loro sfida contro la malattia.

 

“Quest’anno, interviene Lorella Cuccarini, socio fondatore e testimone dell’Associazione Trenta Ore per la Vita, festeggiamo 25 anni di attività e per l’occasione siamo felici di collaborare nuovamente con AISM. Sono 338 i progetti realizzati insieme, con questa nuova iniziativa vogliamo aiutare le mamme e le future mamme con SM. Perché la sclerosi multipla colpisce soprattutto le donne”.

 

La sclerosi multipla non è contagiosa. Ma ferisce tutta la famiglia. I primi a soffrire della malattia della mamma sono i bambini. Con il tuo contributo ci aiuterai a migliorare anche la loro vita. 

 

Trenta Ore per la Vita e AISM

 

Come donare

NUMERO SOLIDALE 45591 attivo dal 25 febbraio al 17 marzo, per donare:

2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, iliad, CoopVoce e Tiscali.

5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa, TWT, Convergenze e PosteMobile.

5/10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, e Tiscali.

 

POSTA: c.c. postale 571.000 (IBAN: IT61F07601 03200 000000571000)

 

BANCA: c/c 30303030 – Unicredit - (IBAN:IT69H02008 03284 000030303030)

Entrambi intestati a: Associazione Trenta Ore per la Vita Onlus.

 

Oppure chiama il Numero verde 800-30-90-30 o dona online sul sito www.trentaore.org

 

 

Il progetto - "Sclerosi multipla: giovani mamme e bambini”

Con il progetto “Sclerosi multipla: Giovani mamme e bambini” vogliamo aiutare le giovani donne e le mamme con SM, realizzando in 50 città italiane un programma di protezione rivolto ai casi più gravi che non trovano riscontro in determinati contesti territoriali, dove la rete dei servizi sociali e sanitari è carente.

Attraverso una équipe composta da psicologi, legali, professionisti e volontari, Trenta Ore per la Vita e AISM saranno al fianco delle giovani donne e delle mamme con una forma grave di SM, per garantire loro un’assistenza personalizzata e domiciliare in tutte le attività quotidiane e nella loro sfida contro la malattia.

La rete di protezione sarà attiva in 50 città italiane con 100 volontari qualificati nell’accoglienza, nell’orientamento e nell’informazione, 650 volontari impegnati nelle attività e servizi di supporto diretto, 40 donne con SM volontarie per il confronto alla pari e per lo scambio di esperienze, 70 psicologi formati in SM per l’attivazione di percorsi di supporto psicologico ed emotivo, 40 consulenti legali per la consulenza e il supporto in tema di tutela dei diritti soprattutto in ambito lavorativo e altri operatori professionali specifici in base alle esigenze individuate (es, terapisti occupazionali).

 

La rete di protezione garantirà:

- supporto psicologico per le donne e per i loro bambini

- sostegno nelle attività quotidiane domiciliari

- consulenza e orientamento professionale (in particolare legale)

- informazione, formazione sulla gestione dalla SM

- confronto e condivisione alla pari

 

Si stima siano 12.000 le potenziali donne con SM (con figli) che potrebbero beneficiare del progetto.

 

Mentre potrebbero essere 10.000 le persone che indirettamente potranno trarre dei benefici dalla rete di protezione rivolta alle donne: ovvero tutta la rete famigliare e sociale attorno alle mamme: in particolare figli, partner/coniugi e altri famigliari.