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30/07/2012

Armando Massarenti tra scienza e filosofia

Armando Massarenti 

 

Filosofo e giornalista, è responsabile dell’inserto culturale ‘Domenica’ de Il Sole 24 Ore e Direttore per Mondadori Università della collana Scienza e filosofia. In occasione del congresso FISM 2012 ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto tra scienza, etica e media

 

Questa intervista apparirà a breve in versione completa su SM Italia 4/2012, bimestrale d'informazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla

 

In occasione dell’ultimo Congresso FISM, durante la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, Armando Massarenti ha tenuto una lectio magistralis sul tema Ricerca scientifica oggi: tra etica e comunicazione, per affrontare al meglio l'importanza di questo aspetto per AISM e per le persone con SM. Massarenti non è uno scienziato, è un personaggio di spicco del mondo della cultura e della sua relazione con la scienza. Filosofo della scienza, autore di libri, è responsabile dell’inserto culturale ‘Domenica’ de Il Sole 24 Ore e Direttore per Mondadori Università della collana Scienza e filosofia. Fa parte anche della Giuria del Premio Galileo per la comunicazione scientifica, legato al Campiello. La persona giusta, insomma, per ragionare di scienza e comunicazione, per affrontare le domande aperte sulla cultura scientifica e sull’etica della comunicazione.

 

Lei, prima di tutto, è filosofo. A cosa può servire ancora oggi la filosofia?
«Non è vero che prima si vive e poi si filosofa. Oggi più che in passato è necessario vivere filosofando: dal matrimonio alla scelta degli studi e del lavoro, ma anche per scegliere come curare una malattia ci tocca pensare e ponderare ogni scelta che compiamo. La cultura e la filosofia ci aiutano ad affrontare al meglio la vita quotidiana».

 

Scienza ed etica (o cultura) convivono o viaggiano su strade parallele?
«Nella discussione pubblica, in molte decisioni politiche, nella mentalità comune esiste una forte dicotomia tra scienza e cultura. Per alcuni la cultura sarebbe più nobile. Molti altri pensano che la scienza sia qualcosa di non morale, e che quindi sia necessaria un’etica per correggerne certe esagerazioni. La scienza sarebbe caratterizzata da “hybris”, da una superba tendenza a prevaricare gli altri ambiti della conoscenza. Non è così: nella scienza ci sono valori profondi e importanti per tutta la società».

 

Dove si colloca il vero punto di forza della scienza?
«Lo strumento fondamentale della scienza è il metodo scientifico, che mette in moto meccanismi di verifica e confutazione unici nella nostra cultura. È un metodo artificiale, costruito dall’uomo, ma efficace proprio perché toglie di mezzo molte componenti dogmatiche del nostro modo di ragionare. La scienza ci induce a darci nella vita un metodo che include una fondamentale onestà intellettuale, per imparare dai nostri errori, per accettare che ciò che accade nel mondo ci può sempre smentire, o farci compiere passi avanti. C’è un grande lavoro di falsificazione, e in nessun altro ambito le verità, con la v minuscola, si scoprono e anche si confutano tanto in fretta come nella scienza».

 

Giuseppe Gazzola