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12/03/2015

Cellule staminali: la ricerca deve proseguire

AISM da sempre è prima linea nella ricerca con staminali per trovare una cura per la sclerosi multipla. Gianvito Martino spiega a che punto è la sperimentazione. Nel giorno in cui si si svolge l'evento di divulgazione scientifica Unistem day. Sostienici!

 

AISM e la sua Fondazione sono state tra le prime realtà impegnate nella ricerca sulla sclerosi multipla a puntare sulle cellule staminali, finanziando e promuovendo ricerche rigorose. Dal 2000 ha scommesso su quello che allora era un territorio ancora inesplorato. In questi anni FISM ha messo a disposizione di tale campo di ricerca oltre 5 milioni di euro.

Ma la strada da fare è ancora lunga, spiega in questo video Gianvito Martino, direttore della divisione di neuroscienze dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 1999, che da molti anni lavora sulle cellule staminali neurali per la cura della SM.

 

 

Proprio oggi - 13 marzo - come ogni anno si svolge Unistem day, evento divulgativo che ha lo scopo di raccontare la ricerca scientifica sulle cellule staminali, giunto alla settimana edizione. L'obiettivo è far scoprire agli studenti il mondo della ricerca e far capire agli scienziati come i ragazzi immaginano il mondo scientifico. Coinvolge decine di atenei italiani ed europei, e migliaia di studenti delle scuole. La promotrice di eccellenza della manifestazione è Elena Cattaneo, ricercatrice dell'Università di Milano nominata nel 2013 Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica, che lo scorso anno è stata ospite delll'annuale congresso della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

 

Per continuare in questo sforzo abbiamo bisogno del contributo di tutti. Per questo vi ricordiamo che - dopo l'evento Don(n)a La Gardenia di AISM che si è svolto lo scorso weekend - fino al 15 marzo si può sostenere la ricerca scientifica inviando un SMS o chiamando da rete fissa il 45599 del valore di 2 euro. In questo modo potrete sostenere le ricerche sulle forme gravi di SM: guarda gli studi che puoi sostenere.