Salta al contenuto principale

17/03/2015

Non sapevo fosse SM: la nevralgia del trigemino

Una nuova rubrica pubblicata su SM Italia 1/2015. Racconta i sintomi rari della sclerosi multipla descrivendone natura,  sintomatologia, incidenza e possibili terapie

Nevralgia trigemino

Pubblicata sul primo numero di SM Italia del 2015, questa nuova rubrica descrive alcuni sintomi rari della sclerosi multipla, illustrandone gli aspetti principali, sintomatologia e possibili terapie. È a cura di Claudio Solaro, neurologo presso il Dipartimento di Neurologia Asl 3 Genovese, che svolge sia attività clinica nell’ambito del reparto, sia attività di ricerca. Partiamo dalla nevralgia del trigemino, dolore neuropatico che può avere un impatto rilevante sulla qualità della vita.

 

Cos’è: La nevralgia del trigemino nelle persone con SM è un dolore di tipo neuropatico, ovvero conseguente a una lesione nel sistema nervoso centrale. Si ipotizza che alla base vi sia una placca demielinizzata nella zona di ingresso nel sistema nervoso centrale della radice del nervo trigemino. Il dolore è localizzato al volto con limite alla mandibola e alla porzione posteriore del capo ma anche all’interno della guancia e alle gengive mentre non interessa mai il collo. Particolarmente acuto, questo dolore può avere un impatto rilevante sulla qualità di vita
della persona.

 

Incidenza: Presente nel 2-4% delle persone con SM, la nevralgia del trigemino è un dolore che, in casi molto rari, può costituire il primo sintomo della malattia

 

Sintomatologia: Le persone che soffrono di nevralgia del trigemino tipicamente descrivono il sintomo come un dolore di brevissima durata, come una scossa elettrica, distribuito a carico di una o più branche trigeminali, di solito
unilaterale (metà del viso), scatenato da stimoli cutanei portati in aree del volto, definite punti trigger (grilletto), quali l’angolo del naso o della bocca.

 

Ricerca e terapia: Essendo un sintomo raro, non esistono studi clinici che abbiano coinvolto molte persone con SM che ci aiutino a individuare quali siano i farmaci più efficaci e con meno effetti collaterali. La categoria di farmaci più impiegata per il trattamento di questo sintomo, sulla base soprattutto dell’esperienza clinica, è l’antiepilettico, come la carbamazepina, la lamotrigina e il gabapentin, a volte anche in combinazione. È importante notare che nelle persone con SM non raramente la carbemazepina può avere effetti negativi accentuando alcuni sintomi come la debolezza e il tremore, determinando un peggioramento clinico che può mimare ricaduta della malattia. Se succede questo, il medico dovrà valutare se abbassare il dosaggio o interrompere il farmaco. Nei casi in cui non si ottenga
una risoluzione del dolore con la terapia farmacologica può essere presa in considerazione l’opzione chirurgica, che cerca di interrompere la via trigeminale. Ci sono diversi tipi di interventi, ma in generale tutti possono avere effetti collaterali e la ricomparsa del dolore non è infrequente.

Leggi anche:

SM Italia 1/2015