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15/12/2021

Presa in carico delle persone con sclerosi multipla: prosegue il progetto AISM per renderla sempre più multidisciplinare e centrata

 

L’adozione di Percorsi Diagnostici Terapeutici e Assistenziali (PDTA) per la sclerosi multipla è fondamentale per una presa in carico multidisciplinare e centrata. AISM è impegnata su questo fronte da diversi anni e ne ha fatto un punto centrale dell’Agenda della SM.

 

La sola esistenza del PDTA però non è sempre sufficiente a garantire gli effetti concreti sperati. Per essere veramente efficace il PDTA deve coinvolgere concretamente tutti i servizi territoriali di cura della SM e soprattutto deve coinvolgere direttamente le persone nella progettazione, implementazione e valutazione dei servizi.

 

È ciò che emerge dal progetto “Il PDTA come strumento di umanizzazione e personalizzazione dei percorsi di cura e assistenziali presso la Rete della SM” che AISM ha avviato nel 2020 con una raccolta dati sui Centri Clinici SM, e che prosegue mettendo la propria esperienza a disposizione del sistema delle cure ospedaliere e territoriali allo scopo di promuovere l’implementazione di PDTA realmente efficaci.

 

La centralità del paziente è un tema sempre più attuale, anche se non nuovo. Già nel 2016 il Piano Nazionale Cronicità ne sottolineava l’importanza per realizzare progetti individualizzati di cura. Le esperienze maturate da AISM nei tanti momenti di coprogettazione regionale e subregionale che hanno portato ai 14 PDTA oggi esistenti, lo hanno confermato.  Ma è necessario un passo avanti ulteriore.

 

È quello che si propone di fare il progetto “Il PDTA come strumento di umanizzazione e personalizzazione dei percorsi di cura e assistenziali presso la Rete della SM”, che prevede l’allargamento della platea dei Centri Clinici SM coinvolti e la realizzazione di un prototipo di PDTA, un modello virtuoso costruito insieme all’équipe multidisciplinare dell’IRCSS Policlinico San Martino che potrà essere sperimentato nel corso del 2022.

 

Progetto ideato e realizzato da AISM anche grazie al contributo non condizionato di Roche.

Roche