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27/04/2014

Tutti possono avere una seconda possibilità

Made in carcere
Foto da www.madeincarcere.it

Vivere con 500 euro al mese anziché 5 mila. Lasciare il posto in banca per fare cooperazione. E dare una seconda possibilità alle donne in carcere. Luciana Delle Donne ci è riuscita

Ci sono storie e storie. Alcune si incidono nell’anima e non se ne vanno più. Come quella di Luciana Delle Donne. Manager bancaria di successo a Milano, a un certo punto lascia tutto, torna a Lecce e apre una cooperativa in cui lavorano le donne che stanno in carcere. Ecco come la racconta lei.

Ci parli di ‘Officina creativa’ e di ‘Made in carcere’?
«Officina creativa è la cooperativa sociale di cui sono ideatrice e amministratore unico dal 2006. ‘Made in Carcere’, attivo dal 2008, è il nostro progetto di punta: insieme a un gruppo di donne detenute, alcune delle quali non avevano mai lavorato prima, realizziamo manufatti tessili, riciclando tessuti e materiali, anche di alta qualità, rimasti inutilizzati o scartati da importanti aziende. Così dimostriamo che tutti possono avere una seconda possibilità: i tessuti che verrebbero ‘rottamati’ e le donne ‘dimenticate’ in carcere».

C’è una storia che può farci toccare con mano cosa offre questa ‘seconda possibilità’?
«Una donna Rom è stata condannata a 15 anni per 5 furti dal valore complessivo di circa 20 mila euro. Ogni carcerato, tra parentesi, costa allo Stato 100 euro al giorno. Alla fine dei 15 anni questa amica sarà costata agli italiani 547 mila euro per averne rubati 20 mila. Con noi ha imparato a lavorare con gusto, cura il proprio aspetto, è dimagrita. È cambiata, ha una nuova dignità. Quando dopo 9 anni è uscita per la prima volta in permesso, il marito non la riconosceva… ».

Tu, donna libera, come sei arrivata al carcere?
«Sono stata top manager in campo bancario. Ho contribuito in prima persona a ideare Banca 121, la prima banca telematica italiana. Poi, a un certo punto sono partita per visitare una casa famiglia in Brasile e ho deciso di cambiare vita».

Giuseppe Gazzola

Le versione completa di questa intervista si trova su SM Italia 2/2014, che puoi leggere o scaricare in versione pdf dal link qui sotto.

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SM Italia 2/2014