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12/10/2021

Vaccini anti Covid-19 e sclerosi multipla: tutto sulla terza dose

 

Dopo la Circolare del 14 settembre 2021, che ha dato il via alla somministrazione della terza dose di vaccino anti SARS CoV2 a determinate categorie di persone, il Ministero della Salute ha pubblicato lo scorso 8 ottobre 2021 un aggiornamento delle indicazioni di somministrazione. In questo documento viene ribadita la doppia modalità di “dose addizionale e “dose booster” (o richiamo) e viene citata esplicitamente la sclerosi multipla tra le patologie per cui si raccomanda la somministrazione della “dose booster”.

 

Come si legge nel parere del Comitato Tecnico Scientifico, “ai fini del piano di somministrazione di una dose di richiamo, si potrà progressivamente offrire una ulteriore dose di vaccino Cominarty (autorizzato da EMA per questa indicazione) alle persone con elevata fragilità, a prescindere dall’età, e a tutti coloro che abbiano un’età uguale o superiore ai 60 anni, purché siano trascorsi almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”. La sclerosi multipla viene citata nell’allegato 2 della Circolare, dove si specificano in dettaglio le condizioni di elevata fragilità.

 

Il CTS specifica anche un altro aspetto: “Sia le categorie incluse nella precedente circolare che quelle sopra menzionate sono quelle per le quali viene raccomandata anche la vaccinazione anti-influenzale

 

Leggi la Circolare del Ministero


Aggiornate le raccomandazioni Covid-19 e sclerosi multipla

27/09/2021

Il Gruppo di lavoro composta da esperti di AISM e SIN, che sin dall'inizio della pandemia ha pubblicato raccomandazioni specifiche per persone con sclerosi multipla, ha rilasciato una nota di aggiornamento sul tema della terza dose di vaccino anti SARS CoV2. Leggi l'aggiornamento.

 


Sclerosi multipla e terza dose: la parola al dott. Claudio Gasperini (SIN)

27/09/2021

Torniamo a parlare di un argomento di stringente attualità per tutti e in particolare per le persone con fragilità. La terza dose di vaccino anti SARS-CoV-2 sta iniziando ad essere somministrata secondo le indicazioni pubblicate nella Circolare del Ministero della Salute dello scorso 14 settembre partendo – come già avvenne per il primo ciclo vaccinale - dalle persone fragili.

 

Abbiamo chiesto al dott. Claudio Gasperini, neurologo presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, coordinatore del gruppo di Studio SM in seno alla Società Italiana di Neurologia, quali sono le informazioni più urgenti per le persone con sclerosi mutipla.

 

 

«Una riflessione sull’opportunità o meno di fare terza dose deve partire dalla sicurezza del vaccino: sappiamo che è il vaccino più utilizzato nella storia della medicina, milioni e milioni di persone sono state vaccinate. I dati ci permettono di affermare che è un vaccino con un ottimo profilo di sicurezza. Se confrontiamo il rischio di contrarre il Covid-19 in forma grave con il rischio di effetti collaterali del vaccino anti-Covid in pazienti con un sistema immunitario fragile, non vi sono dubbi sull’opportunità di fare una terza dose».

 

Un altro elemento su cui riflettere, dice il dott. Gasperini, è che non sappiamo ancora quanto a lungo dura la copertura del vaccino: «non abbiamo un’informazione assoluta sulla durata della vaccinazione fatta nella prima fase pandemia. Vi sono però già studi sulla terza dose: un gruppo israeliano ha pubblicato dati secondo cui nei pazienti con SM che hanno fatto la terza dose diminuiva di dieci volte il rischio di contrarre il Covid-19 rispetto a quelli che non l’hanno fatta, e diminuiva di venti volte il rischio di contrarlo in forma grave».

 

Tornando alla Circolare del Ministero, vi sono due modalità indicate per la terza dose. «La prima è stata definita “dose addizionale”, da fare entro 28 giorni dall’ultima dose per potenziare l’efficacia del vaccino in pazienti con terapia immunodepressiva, ed è finalizzata al potenziamento della risposta anticorpale. La seconda possibilità è stata definita “dose boost”, da usare in pazienti che abbiano completato il proprio ciclo vaccinale anche a distanza di mesi, per potenziare la risposta immunitaria. Anche questa è un’opportunità per i pazienti con SM in trattamento con le diverse terapie».

 

Come diciamo sempre, e come sottolinea anche il dott. Gasperini, ogni singola persona con SM ha una propria specificità e le scelte di cura vanno sempre concordate con il proprio neurologo curante.

 

L’opportunità della terza dose, e di un’adeguata tempistica di somministrazione, va valutata in relazione allo stato della pandemia, lo stato della malattia e dei trattamenti che si assumono. A questo proposito, l’AIFA ha pubblicato sul suo sito una lista di farmaci ad attività immunosoppressiva, per agevolare la selezione delle persone alla quali può essere indicata la dose addizionale di vaccino anti COVID-19. La lista – si legge sul sito di AIFA, “non è esaustiva deve essere utilizzata nell'ambito di una valutazione clinica che tenga conto non solo dei farmaci utilizzati, ma anche della specifica diagnosi, della storia clinica e dello stato attuale del singolo paziente”.